Letojanni – È stato arrestato nella tarda serata di ieri, nel centro rivierasco di Letojanni il cittadino ucraino che era ricercato dalle Forze di Polizia europee dal mese di novembre di quest’anno, in quanto ritenuto responsabile di un omicidio commesso in Ucraina. Si chiama Andriy Nedzelskyy, nato in Ucraina di 36 anni, ed è stato arrestato mentre si aggirava tra la popolazione locale con regolare passaporto in cui, come successivamente accertato dai Carabinieri, erano riportate generalità false. A scovare il pericoloso latitante sono stati i Carabinieri della Stazione di Taormina coadiuvati da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Taormina, profondi conoscitori della realtà locale e dei comuni limitrofi quale quello di Letojanni, che come Taormina è centro ad alta vocazione turistica e quindi frequentato giornalmente da centinaia di cittadini stranieri tra i quali appunto, l’ucraino aveva tentato di confondersi. In effetti, a fare insospettire i Carabinieri della Stazione di Taormina sono stati alcuni comportamenti del 36enne ucraino che nelle sue brevi uscite da casa si pregiava di sfoggiare il proprio BMW 750 di ultimo modello che non è di fatto passato inosservato ai militari dell’Arma che giornalmente effettuano il servizio di polizia di prossimità tramite i servizi di controllo del territorio. Infatti a seguito del controllo di polizia effettuato dai carabinieri il nominativo del cittadino ucraino veniva inserito nella banca dati delle Forze di Polizia. A fare chiudere il cerchio di sospetti e consentire ai Carabinieri della Compagnia del centauro di comprendere che il 36enne ucraino fosse proprio il latitante Andriy, è stata la comunicazione pervenuta dall’organo di polizia Interpol che,avendo riscontrato la comunicazione in banca dati dei Carabinieri di Taormina ha immediatamente diramato il provvedimento di cattura internazionale del citato Andriy. Ieri sera è quindi scattato il blitz dei Carabinieri che hanno arrestato, in esecuzione del mandato di cattura internazionale, emesso dall’Autorità Giudiziaria ucraina lo scorso 30 novembre, Andriy Nedzelskyy all’interno dell’abitazione dove aveva trovato una sistemazione alloggiativa provvisoria.