Roccalumera – Il comando provinciale dei carabinieri di Messina ha diramato un comunicato, in cui si precisano alcuni dati fondamentale dell’aggressione ai danni dei due titolari della pescheria Poseidon, ubicata in via Amerigo Vespucci, a quattro passi dallo svincolo autostradale. “Due pescivendoli sono stati aggrediti con dei bastoni all’interno del proprio esercizio commerciale da sette energumeni, intervenuti per vendicare un loro complice arrestato poco prima dai carabinieri mentre stava rubando un furgone Fiat Dobblò di proprietà della pescheria “Poseidon”. Uno dei due titolari, Antonino Bellantoni, 51 anni di Furci Siculo, è stato aggredito mentre si trovava all’interno dell’esercizio unitamente al socio e ad altre persone, poco prima della chiusura dell’attività commerciale. Ad aggredire i due soci un gruppo di malfattori, i quali, nel corso dell’azione, avrebbero esploso anche alcuni colpi di arma da fuoco, dileguandosi immediatamente dopo l’aggressione e facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri, che stanno procedendo alle indagini, stanno cercando di chiarire l’esatta dinamica dell’aggressione. Antonino Bellantoni immediatamente soccorso è stato trasportato presso il Policlinico universitario di Messina, dove i sanitari gli hanno riscontrato una ferita alla testa, giudicandolo guaribile in venti giorni”. Questo il comunicato. C’è da dire che le indagini condotte dal maresciallo Santi Arcidiacono della stazione di Roccalumera e dal capitano Di Stefano comandante della compagnia Messina Sud sono a buon punto e da un momento all’altro potrebbero verificarsi concreti risvolti. Una sola considerazione. Il Bellantoni in questa azione punitiva è stato miracolato, perché i colpi di pistola sparatigli alle gambe da uno dei malviventi non lo hanno neanche scalfito, perché le pallottole sono state frenate dai robusti stivali di gomma che portava ai piedi. (Nella foto la pescheria “Poseidon” di Roccalumera, teatro dell’aggressione).