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domenica, Settembre 8, 2024
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BRETELLA, SI "LAVORA" PER NON DEMOLIRLA

Roccalumera – Non solo, sono state raccolte oltre mille firme per non demolire la bretella viaria che collega il lungomare di Furci a quello di Roccalumera, ma l’argomento è stato messo anche all’ordine del giorno del consiglio comunale che si riunirà dopodomani. Difatti il gruppo di maggioranza ha fatto mettere in discussione la “Salvaguardia della passerella carrabile posta sul torrente Pagliara tra Roccalumera e Furci Siculo” che sarà dibattuta tra gli ultimi argomenti. Il presidente del civico consesso, arch. Antonio Garufi, insieme agli altri consiglieri, intende organizzare una crociata, perché, ha fatto capire, è inconcepibile distruggere una strada, così utile e importante per gli automobilisti e per la collettività, quando mancano vie di comunicazione, strade di accesso e collegamenti viari. La bretella posta sul greto del torrente Pagliara e che di fatto unisce l’abitato di Roccalumera con quello di Furci Siculo, è stata realizzata un paio di anni addietro dall’Anas. L’opera è stata costruita per la momentanea chiusura della Statale 114 Messina Catania, proprio all’altezza del ponte Pagliara. Per rifare il manto bituminoso e mettere in sicurezza il ponte, l’Anas impiegò alcuni mesi. Per consentire agli automobilisti, ai pedoni ed ai mezzi pesanti di spostarsi da Roccalumera a Furci, e viceversa, è stata costruita una strada alternativa, di collegamento tra i due lungomari. Questa strada è diventata adesso determinante per lo smaltimento della viabilità, dal momento che gli automobilisti, per passare da un comune all’altro, invece di fare il giro attraverso il ponte Pagliara, troppo problematico, con perdita di tempo ed anche pericoloso (perché si passa davanti lo svincolo autostradale, sede di svariati incidenti) preferiscono percorrere la bretella sul lungomare. Ma adesso il Genio Civile intende demolirla. I sindaci dei due comuni, Gianni Miasi e Bruno Parisi, si sono appellati, come pure i consiglieri provinciali della zona jonica, con in testa Matteo Francilia. Ma il bulldozer, a quanto pare, è già pronto.

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