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domenica, Settembre 8, 2024
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ROCCALUMERA:COME VENGONO SMALTITI GLI AIUTI UMANITARI?

Roccalumera – Tutti gli aiuti umanitari (vestiti, scarpe, derrate alimentari, ecc.) che arrivano giornalmente al centro stoccaggio di Roccalumera che fine fanno? L’interrogativo se lo sono posti non solo gli sfollati di Scaletta che vivono all’albergo La Piramide di Roccalumera, ma anche gente comune e cittadini dei centri jonici che ospitano gli alluvionati. “Fino ad ieri sera, dichiara il dott. Lorenzo Colaleo dirigente regionale della Protezione civile e responsabile del centro stoccaggio di Roccalumera, avevamo in deposito mille confezioni di acqua minerale, duecento di latte, 1100 chili di pasta, scatoloni di succhi di frutta, pomodori pelati, marmellata e carne in scatola. Aiuti che sono arrivati dai comuni di Mandanici, Roccalumera, Furci Siculo, Alì Terme ed altri ancora; ma anche da privati, parrocchie, enti o ditte specializzate, come il Centro commerciale di Catania che ha inviato 30 mila scatolette di carne Simmenthal o della S.Pellegrino che ci ha fatto recapitare centinaia di confezioni di acqua minerale. Oltre ai generali alimentari ci sono stati consegnati anche vestiti, scarpe e indumenti intimi”. Chiediamo: Ma tutto questo materiale che avete in deposito al centro stoccaggio di Roccalumera da chi viene gestito e come viene smaltito? Il dott. Colaleo non ha avuto esitazione ed ha risposto: “A gestire il servizio sono i volontari dell’Anpas comitato di Sicilia, attraverso un gruppo di persone qualificate, ma a coordinare il lavoro siamo sempre noi della Protezione civile. Il materiale raccolto viene catalogato, registrato e successivamente inoltrato ai comuni che ne fanno richiesta. Per esempio, ieri il comune di Roccalumera ha chiesto, con lettera protocollata, dei vestiti per gli sfollati che dimorano negli alberghi e glieli abbiamo dati; il comune di Itala ha chiesto 500 confezioni di acqua minerale e li abbiamo consegnati. E così via. Ad ogni richiesta avanzata dai comuni inoltriamo il materiale che abbiamo in deposito. Una volta che consegniamo il dovuto quantitativo, il nostro compito finisce. Saranno poi i comuni, le assistenti sociali a fare recapitare il materiale richiesto direttamente alla gente bisognosa, agli sfollati”. Al centro stoccaggio di Roccalumera è anche operativa una cucina da campo, affidata allo chef Giovanni di Chiaramonte Gulfi, che sforna giornalmente oltre cento pasti caldi per i volontari, i vigili del fuoco e personale della Protezione civile impegnati a portare aiuti alla popolazione di Scaletta Zanclea. “Ogni giorno, ha concluso il dott. Colaleo, si riunisce il Coc, Centro operativo comunale, per accertare e registrare gli aiuti arrivati al centro stoccaggio, il quantitativo in giacenza e cosa bisogna consegnare ai comuni che hanno fatto richiesta. Devo dire, anche, che c’è stata una grande solidarietà nella gente del posto, nella Provincia e negli amministratori comunali, con in testa il sindaco di Roccalumera e di Scaletta. In poco tempo sono stati raccolti quintali di materiali a sostegno della popolazione alluvionata”. (nella foto i pacchi accatastati al Palatenda di Roccalumera, centro stoccaggio)

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