Roccalumera – Tra le vittime di Scaletta e Giampilieri c’è stato anche Simone Neri (nella foto) 29 anni (30 anni li avrebbe compiuti il prossimo 15 ottobre), sottocapo di prima classe della Marina. E’ stato strappato alla vita da una montagna di fango e detriti, dopo aver portato a compimento una serie di missioni di salvataggio. Complessivamente ha salvato nove persone, prima di essere sopraffatto dalla vil parca nera. Un eroe, un vero eroe, perché ha messo in gioco la sua vita, pur di salvare quella degli altri. Esempi rari di abnegazione e altruismo. “Scampato al primo pericolo, Simone – racconta la sua ragazza – decide di tornare indietro e mettere in salvo la sua famiglia, i suoi amici, i conoscenti. Dove sente i primi lamenti si ferma e chiama soccorsi, mentre la montagna di fango e detriti avanza sempre più”. Alle 20,20 il primo contatto telefonico con la sua ragazza: “quì crolla tutto, chiamate gli aiuti, la gente muore”. Ma non si può aspettare, non c’è tempo da perdere, sta crollando tutto a Gimpilieri. “Ci sono otto persone in pericolo, avverte Simone la sua ragazza, e il piano terra della casa sta per essere sommerso dalla forza distruttiva della montagna che sta venendo giù”. Simone entra, scruta il tetto, sembra l’unico posto sicuro. Poi cerca di portarli tutti su, incalzato dal fango che sta ghermendo il primo piano dell’abitazione. Ci riesce dopo trenta lunghissimi minuti. Piove ma non fa niente: sono tutti salvi, appollaiati sul tetto di un fabbricato del piccolo quartiere di Giampilieri rimasto miracolosamente in piedi. Ma il destino, il suo grande altruismo, la sua voglia “disperata” di vita lo spingono inesorabilmente verso la morte. Nella casa vicina, difatti, sente i lamenti di un bimbo. Sono le ore 21,05 e telefona alla sua ragazza “C’è un bambino che piange, vado a salvarlo”. E così senza perdere tempo, il sottocapo di prima classe della Marina, si getta dal primo piano, già ghermito dal fango, per affrontare un’altra difficile missione. Un gesto d’amore che gli sarà fatale. Non sappiamo se è riuscito a salvare il bambino. Sappiamo, però, che ha perso la sua, qualche minuto dopo aver telefonato alla sua ragazza per ricordarle, intuendo la morte, che “qualsiasi cosa mi succeda, ricordati che ti amo”.
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