Roccalumera – Tutti i cittadini europei devono conoscere due lingue, oltre quella madre, secondo i nuovi dettami dell’Unione Europea. Ma a Roccalumera il progetto che si sta impiantando ha pure un altro fine: quello di insegnare a tutti i cittadini extracomunitari (cinesi, albanesi, filippini, marocchini, ecc.) ed anche a quelli comunitari (romeni, ucraini, polacchi, ecc.) dai 18 ai sessant’anni, residenti nella nostra provincia, l’uso della lingua italiana. Per due motivi: per comunicare meglio con i datori di lavoro e per agevolmente integrarsi nella società locale. A dibattere l’argomento “imparare la lingua italiana” in una affollata cornice di pubblico sono stati l’avv. Carlo Mastroeni, il prof. Joe Farrel direttore del dipartimento di italianistica presso l’università di Glaglow (Regno Unito), il prof. Domenico Venuti pro rettore Accademia Belle Arti di Messina e l’avv. Sergio Mastroeni presidente del consorzio “La Terra Impareggiabile di Salvatore Quasimodo”. Ha portato il saluto agli astanti il sindaco di Roccalumera avv. Gianni Miasi. “Parte da Roccalumera, ha spiegato l’avv. Carlo mastroeni, questo progetto che mira al potenziamento della lingua italiana nel mondo, sia in termini di prospettive turistiche, sia pure in termini di lavoro e questo grazie anche alla collaborazione di alcune Univerisità europee”. Per il prof. Farrel la lingua più parlata nel mondo è l’inglese, ma l’italiano incomincia a farsi strada nel contesto europeo, per cui necessita potenziare l’insegnamento della nostra lingua a più stranieri possibili. Il prof. Venuti si è dichiarato soddisfatto di collaborare a questo progetto, varato dal Club Amici di Salvatore Quasimodo, per insegnare agli stranieri residenti in questa provincia l’uso della lingua italiana. Le lezioni, come ha spiegato infine l’avv. Sergio Mastroeni, si terranno nei saloni del Parco Quasimodo e ciò comporterà la presenza quotidiana di tantissimi extracomunitari a Roccalumera. La conoscenza e l’uso della lingua italiana consentirà a tantissime persone provenienti dai paesi comunitari e non, di potersi meglio adeguare agli usi e costumi della nostra terra. Il progetto, che mira anche a far conoscere meglio la lingua italiana nel mondo, dovrebbe partire per dicembre. Cioè, una volta raccolte le adesioni, si stila il programma e si dà il via alle lezioni.
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