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sabato, Settembre 7, 2024
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FURCI, PERCORSI DI MALASANITA’

Furci Siculo – E’ possibile che una guardia medica non abbia nemmeno la garza per disinfettare una ferita? E neanche i cerottini di sutura? Alla guardia medica di Furci scorte zero e le polemiche incalzano. Vittima di questi contestati percorsi di malasanità locale una turista di Sondrio, A.C. di 60 anni, la quale mentre attraversava a piedi il greto del torrente Savoca, per recarsi da Furci a S.Teresa, è scivolata sbattendo il mento contro un masso. Dalla ferita che si è creata è venuto fuori del copioso sangue, per cui la donna ha fatto marcia indietro, ricorrendo alle cure della locale guardia medica. E qui comincia il calvario della turista. Il medico di turno ha detto che bisognava arginare la ferita con di punti di sutura, però era sprovvisto di garza e di cerottini (cioè le gaffettine adatte a sanare le ferite). La donna di Sondrio non aveva la macchina e dal momento che la farmacia di turno era ad un paio di chilometri (a S.Teresa di Riva), si è dovuta fare accompagnare da una persona amica. Era già buio. Dopo alcune chiamate, finalmente la farmacia apre e la turista può comprare la garza ed i cerottini. Intanto il tempo passa e il sangue continua a scorrere sul mento. La signora cerca di tamponare con un fazzoletto, ma si imbratta le mani ed il collo. Dopo oltre un’ora di peregrinare, ritorna alla guardia medica di Furci. Il medico applica i cerottini sulla ferita, sistema la garza e poi, alla fine, rilascia una ricevuta di pagamento. La signora s’infuria: dopo questo disservizio deve anche pagare. In verità, una recente legge regionale impone il pagamento di un ticket per i cittadini non residenti che ricorrono alle cure delle guardie mediche del paese. Non sappiamo se è giusto o meno far pagare il ticket per una medicazione, certamente è deplorevole non avere della garza o dei cerottini in dotazione presso la guardia medica del comune. Se ogni persona del nostro comprensorio, con lievi ferite, deve sottoporsi ogni volta a questo calvario, tanto vale farsi accompagnare all’ospedale di Messina o della vicina Taormina.

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