FURCI, MOSCHELLA VICE PRESIDENTE

Furci Siculo – Continuano i colpi di scena nella ingarbugliata vita politico amministrativa di Furci. Due, in particolare, emersi ieri durante la riunione consiliare. La prima: Maggioranza e minoranza compatte e unite per eleggere il dott. Carmelo Moschella (nella foto) vice presidente del consiglio comunale, dopo le dimissioni del consigliere Tino Vinci. Un segnale di distensione tra i due gruppi politici, dopo i diverbi maturati nella precedente riunione consiliare? La seconda: Il consigliere Ivan Riganello (Udc) ha dichiarato durante il civico consesso che non intende più essere “complice di un’attività politica imperniata sull’odio, sui rancori, sulla mancanza di collaborazione e programmazione. Purtroppo ho riscontrato in molti di voi, sia di maggioranza che di minoranza ed anche in qualche membro dell’esecutivo, tutte queste caratteristiche negative”. Riganello ha fatto capire che d’ora in avanti siederà sugli scanni da indipendente e che la sua politica sarà distaccata sia dal gruppo di maggioranza che dall’opposizione. In apertura dei lavori ha prestato giuramento il dott. Giuseppe Saitta, che ha sostituito nel civico consesso Tino Vinci, che un paio di giorni addietro si era dimesso da consigliere comunale e di conseguenza da vice presidente del consiglio. Una volta che si è insediato Saitta, i quindici consiglieri (nove di maggioranza e sei di opposizione) hanno votato per eleggere il vice presidente. La votazione ha colto di sorpresa tutto il pubblico presente, perchè la minoranza ha convogliato i propri voti sul candidato Moschella, espressione della lista avversaria “Civiltà e progresso”. Mossa strategica ? Non si sa. Però si conoscono le doti umane e professionali del dott. Carmelo Moschella, un medico cordiale con tutti e rispettoso. Il presidente del consiglio dott. Sebastiano Foti ha avuto delle parole di elogio sia per il consigliere uscente Tino Vinci, sia per il subentrante Giuseppe Saitta; quest’ultimo perché si attivi a dare il suo contributo fattivo ai lavori del consiglio. Poi le dichiarazioni di Riganello, che hanno scosso Foti e compagni ma che non hanno impressionato più di tanto gli ambienti politici locali, dopo i frequenti litigi in aula.