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sabato, Settembre 7, 2024
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ROCCALUMERA: MINORANZA PUNTA IL DITO CONTRO IL SINDACO

Roccalumera – I sei consiglieri di minoranza, con in testa il capogruppo Giuseppe Campagna (nella foto), nel corso di una conferenza stampa hanno puntato decisamente il dito contro il sindaco Gianni Miasi, invitandolo a dimettersi. Il giorno dopo tutti i muri del paese sono stati tappezzati di vistosi manifesti in cui primeggiava un titolo cubitale “E adesso dovrebbe dimettersi”. Il motivo lo ha spiegato lo stesso Campagna durante la riunione che si è tenuta nella sala consiliare del comune. “Il sindaco in una trasmissione televisiva, andata in onda il 16 gennaio 2009 su una emittente locale, aveva assunto l’impegno solenne di realizzare il muro di contenimento della montagna, che nella frazione Allume minaccia le abitazioni di alcune famiglie, già colpite dall’alluvione del 25 ottobre del 2007. In tale occasione, ha continuato Campagna, il nostro sindaco aveva dichiarato che qualora fossero trascorsi sei mesi, senza che il muro fosse stato realizzato “il comune di Roccalumera sarà senza sindaco”. Scaduti i sei mesi, il primo cittadino non si è dimesso. Non lo farà. E’ troppo attaccato alla poltrona”. L’attacco del gruppo di minoranza verte specificatamente su una ordinanza del sindaco, la n. 38 del 31 dicembre 2007, mirata a realizzare un muro retrostante le case colpite dall’alluvione del 25 ottobre e in particolare dell’abitazione dei coniugi Briguglio-Bottari, costretti ad abbandonare l’immobile e rifugiarsi nella canonica della chiesa Maria SS. del Rosario di Allume. Questo muro, che avrebbe salvaguardato le case di contrada Zifano da altri possibili smottamenti, non è stato ancora costruito. Da qui l’invito al sindaco di dimettersi. Il “caso” della famiglia Briguglio-Bottari approdò, dopo il nubifragio del 25 ottobre 2007, alla Rai e nel corso della trasmissione televisiva “il treno dei desideri” la Clerici annunciò che la Rai avrebbe rifatto a nuovo la casa di via Zifano. In verità l’appartamento non è stato mai reso agibile, per cui la famiglia vive ancora in una casa preso in affitto , garantita dalla parrocchia Maria SS. del Rosario e dal Comune. Su questa delicata situazione si è aperto un caso giudiziario, di cui riferisce il primo cittadino Miasi: “Per quanto riguarda il muro, il sindaco, nel riconfermare l’impegno a suo tempo preso, fa presente che in atto, stante la pendenza di un giudizio civile tra la famiglia proprietaria dell’immobile danneggiato, la Endemol (la ditta che ha eseguito i lavori, ndc) e la Rai, ed il conseguente provvedimento del giudice del Tribunale di Messina, che ha disposto una consulenza tecnica d’ufficio, è impossibile intervenire, se non commettendo il reato di immutazione dello stato dei luoghi. Allorquando il giudizio verrà definito si procederà alla realizzazione del muro”.

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