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ORRORE A CASALVECCHIO, ANZIANO UCCISO A COLPI DI ASCIA

Casalvecchio Siculo – Orrore sdegno nella piccola frazione San Pietro di Casalvecchio Siculo. Un nipote di 75 anni ha ucciso lo zio di 81 anni a colpi di ascia, proprio ai piedi dell’abbazia arabo normanna dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò. Si è accanito contro lo zio con ferocia. Lo ha colpito più volte con un’ascia macchiandosi del sangue di un suo familiare. Giovanni Finocchio, 75 anni, pensionato, è l’assassino di Francesco Finocchio, l’uomo trovato cadavere accanto alla monumentale chiesa basiliana dei SS. Pietro e Paolo d’Agrò, ubicata nella frazione San Pietro. L’omicida si è costituito subito dopo il folle gesto. Infatti, ha confessato il fatto di sangue recandosi alla stazione dei carabinieri di Sant’Alessio Siculo, competente per territorio, ai quali ha confessato con calma apparente , di avere avuto prima un violento alterco per questioni di confini di alcuni fondi, cui sarebbero scaturiti i colpi di accetta . I litigi tra zio e nipote, a quanto pare sempre per questioni di limiti, affondano le radici a molti anni addietro, tanto che tra i due sono stati attivati dei contenziosi giudiziari che, ieri, attorno alle 13, sono sfociati in un’altra discussione alquanto accesa e al termine della quale Giovanni Finocchio, non ha esitato ha impugnare l’ascia e farsi giustizia da solo. Diversi sono stati i colpi inferti su tutto il corpo all’ultra ottantenne che ha tentato invano di fuggire al nipote assassino. Dieci anni fa l’omicida aveva tentato di far fuori l’anziano parete, sempre a colpi di ascia, ma in quella occasione l’ultra ottantenne era riuscito a sfuggire ai fendenti. Adesso, invece, è stato massacrato. L’omicidio si è consumato accanto alla suggestiva chiesa di origine arabo – normanna, sita sulla sponda sinistra del torrente Agrò, dove i due familiari sono possidenti di alcuni fondi coltivati ad agrumi ed uliveti. L’esistenza delle diatribe tra il nipote e lo zio era legata alla linee di demarcazioni di alcune proprietà ricadenti nel comune di Casalvecchio Siculo. L’ennesima lite è stata fatale per Francesco Finocchio. Il nipote riconosciuto infermo di mente per l’uccisione in età giovanile di una donna , residente a Scifì, una piccola frazione del paese collinare di Forza D’Agrò, ha ripetuto nuovamente contro lo zio la sua ferocia assassina. Sul cadavere di Francesco Finocchio sarà effettuata l’autopsia, così come disposto dal sostituto procuratore, mentre Giovanni Finocchio dopo la confessione è stato rinchiuso a Messina , presso la casa circondariale di Gazzi. Non è la prima volta che a Casalvecchio vengono assassinate persone a colpi di ascia. Un paio di anni addietro un giovane ha massacrato un ottuagenario a colpi di accetta nella frazione Rimiti.

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