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sabato, Luglio 27, 2024
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LA PESCA IN CRISI, CONSORZI ITTICI A CONFRONTO

Roccalumera – I presidenti dei consorzi di ripopolamento ittico della Sicilia hanno chiesto un incontro urgente all’assessore regionale alla pesca per denunciare il ventilato taglio dei contributi e il possibile storno dei finanziamenti europei verso altri comparti. Questo è emerso dalla riunione, presieduta dal dott. Aldo Cerreti presidente del consorzio di ripopolamento ittico “peloritani jonici” di Nizza di Sicilia ed a cui hanno preso parte anche i presidenti di Catania (Totò Zanghì), di Giardini Naxos (Oreste La Torre), Villafranca Tirrena (Ferdinando Barone) e Isole Eolie (Domenico Longo). Nel corso della seduta Cerreti ha evidenziato che la piccola pesca sta scomparendo, perché mancano gli incentivi, i porti, l’assistenza. E sono destinati a chiudere anche questi consorzi in Sicilia, perché non hanno contributi, né finanziamenti per poter sopravvivere. Solo se venissero loro affidati alcuni servizi potrebbero dare un nuovo impulso al comparto pesca, come il pagamento del fermo biologico, i rilasci dei tesserini della pesca sportiva, vigilanza da terra della fascia costiera. Inoltre gli undici consorzi ittici in Sicilia vogliono portare avanti un programma serio, che è quello di una campagna promozionale per invogliare la gente a comprare il pesce dei nostri mari, il pesce azzurro, e non quello importato dall’estero. Tutto questo può avere un senso se questi undici consorzi ittici della Sicilia venissero potenziati o gratificati dei finanziamenti europei, ma finchè vige la politica del futuro incerto, non si potrà mai dare una svolta innovativa al comparto pesca nella nostra regione. Questo chiedono i presidenti dei consorzi di ripopolamento ittico della Sicilia e questo diranno all’assessore regionale on. Mauro. Su questa direttrice sono stati anche gli interventi dell’avv. Oreste La Torre del consorzio di Giardini Naxos (che ha parlato della pesca turistica e della valenza, in questo contesto, di Isolabella); del dott. Ferdinando Barone del consorzio Villafranca – Pace del Mela (“bisogna gustare il pesce dei nostri mari”); dell’ammiraglio Totò Zanghì di Catania (che si è dilungato sui piani di gestione locale e di ripopolamento ittico); e il comandante Domenico Longo del consorzio delle Isole Eolie (promuovere il pescato locale). Se l’assessore regionale alla Pesca non dovesse effettuare tagli e se venissero devoluti i finanziamenti europei agli undici consorzi ittici siciliani (come spetta per legge), si potrebbero realizzare nuovi porticcioli, intensificare i mercati ittici e promuovere meglio il pescato locale. Tutto questo in difesa dei pescatori dell’Isola, che vanno sempre scomparendo.

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