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sabato, Luglio 27, 2024
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TRAVOLTI DAL TRENO DUE OPERAI

MOTTA S. ANASTASIA (CATANIA) – Le morti bianche non si arrestano in Italia. Le ultime due vittime si registrano nella stazione ferroviaria di Motta S. Anastasia, nel catanese, dove il treno regionale 382 Palermo-Catania ha travolto, uccidendoli, due operai di Rfi impegnati in lavori di manutenzione sui binari. Le vittime, Fortunato Calabrese, 58 anni, e Giuseppe Virgillito, di 35, che facevano parte di una squadra di 5 tecnici, stavano utilizzando un martello pneumatico e il forte rumore gli avrebbe impedito di sentire l’arrivo del treno che li ha colpiti in pieno.

In un primo momento fonti investigative avevano riferito che i due operai indossavano delle cuffie antirumore, ma accertamenti successivi disposti dalla Procura etnea, hanno smentito questa prima ipotesi.

I lavori erano in corso di esecuzione a ‘linea aperta’ e il treno, partito da Palermo con destinazione Catania, non doveva fermarsi in quella stazione, ma soltanto rallentare. Come avrebbe fatto. Ma il macchinista avrebbe visto soltanto all’ultimo momento i due operai sui binari, che erano a 200 metri dal ‘cantiere’: avrebbe avviato il fischio di segnalazione più volte e frenato bruscamente. Ma inutilmente, perché l’impatto è stato inevitabile, e i due operai sono morti sul colpo. Calabrese sarebbe andato in pensione tra meno di sei mesi mentre Giuseppe Virgillito si sarebbe dovuto sposare e aveva già organizzato il suo matrimonio. Il macchinista è stato colto da malore ed è stato trasferito in un ospedale per essere
medicato.

Sul posto si sono recati agenti della polizia ferroviaria del apoluogo etneo e carabinieri della compagnia di Paternò per le indagini. La Procura della Repubblica di Catania ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo plurimo: "Il nostro primo obiettivo – ha spiegato il procuratore aggiunto Vincenzo Serpotta – sarà ricostruire la dinamica dell’accaduto e accertare eventuali responsabilità nel caso  in cui la
tragedia poteva essere evitata". Un’inchiesta interna è stata avviata anche da Ferrovie dello Stato e da Rfi che hanno espresso anche "condoglianze ai familiari delle due vittime". Accertamenti sono stati disposti anche dal ministro ai Trasporti, Altero Matteoli, auspicando che "in tempi rapidi si arrivi ad accertare modalità dell’incidente, alle cause che lo hanno determinato, individuando eventuali responsabilità"

Per la Cgil "l’incidente è frutto dei tagli continui sulla sicurezza" e la "tragedia poteva essere evitata se non fosse mancata la figura di norma preposta al controllo dei transiti di treni durante le manutenzioni". Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha affermato di "avere appreso con immenso dolore" della tragedia e ha osservato come "il ripetersi di questi drammatici eventi risulta davvero inaccettabile". Il
presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, ha parlato di "un’emergenza prioritaria che va affrontata e risolta". Il governatore siciliano, Raffaele Lombardo, ha evidenziato il "dovere di continuare lungo la strada intrapresa dopo la tragedia di Mineo". Per l’ex ministro del Prc, Paolo Ferrero, "la morte dei due lavoratori è una vergogna nazionale", mentre il suo ex collega del Pd, Cesare Damiano, ha rilevato la "necessità di tenere alta la guardia sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro".

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