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domenica, Maggio 19, 2024
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NOMINATI GLI ASSESSORI IN SICILIA, MESSINA EMARGINATA

Palermo – E’ stata varata, dal presidente Raffaele Lombardo, la squadra di governo della Regione Siciliana. Ci sono anche due magistrati, il pm Massimo Russo e il sostituto procuratore presso la Corte d’appello di Palermo Giovanni Ilarda, ed un professore universitario: Giovanni La Via. Complessivamente gli assessori sono dodici: Antonello Antinoro (Udc), Titti Bufardeci (Pdl-Fi), Michele Cimino (Pdl-Fi), Roberto Di Mauro (Mpa), Luigi Gentile (Pdl-An), Pippo Gianni (Udc), Carmelo Incardona (Pdl-An), Francesco Scoma (Pdl-Fi) e Pippo Sorbello (Mpa). Il presidente Lombardo non ha ancora assegnato le deleghe. Malcontento in tutte le forze politiche di Messina, unica città rimasta a digiuno di assessori. Oltre a Nino Beninati (FI) ha protestato fermamente Santi Formica (AN) che con i suoi 23 mila voti è stato il più votato in Sicilia. Ma non è valso a niente. In serata è arrivato un comunicato da Roma, dalla direzione nazionale di An in cui si legge: “L’onorevole Ignazio La Russa, che aveva avocato a sé il compito di consultare tutte le realtà territoriali di An in Sicilia in merito alla nomina degli assessori regionali, stante l’impossibilità del coordinatore regionale Pippo Scalia di convocare in tempo reale il coordinamento regionale, ha completato le consultazioni con i deputati regionali e con tutte le altre espressioni del partito in Sicilia. La Russa ha quindi indicato a Scalia i nomi da proporre alla valutazione del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, al quale compete la nomina. I nomi, che saranno resi noti dal presidente Lombardo, sono stati scelti all’interno dei deputati eletti all’Ars e rispecchiano la volontà di consentire nei vari livelli istituzionali e amministrativi la più completa rappresentanza territoriale di An. La Russa ha infine confermato la precisa direttiva di costituire anche in Regione Sicilia il gruppo unico del Partito della Libertà”. A quanto sembra, però, non ci sarebbero stati consultazioni con tutti i deputati regionali di An, per cui l’on. Fomica si è sentito doppiamente tradito. Al di là delle decisioni di Formica, il più votato parlamentare della Sicilia del Pdl, sembra che si siano persi i valori della politica, se è vero che sul campo si combattono e vincono le battaglie, con tanti sacrifici, spreco di energie e rinunce, e che poi a decidere le sorti è sempre Roma.

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