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Bonus caro-mutui, oltre 32 mila richieste. La Regione al lavoro per accogliere tutte le domande

Sono 32.643 le domande arrivate alla piattaforma regionale dell’Irfis per richiedere i contributi destinati a mitigare l’aumento dei tassi di interesse dei mutui per l’acquisto della prima casa.

L’ammontare delle richieste raggiunge un totale di 54 milioni di euro, una cifra che supera la capienza della misura, pari a 50 milioni, che era stata precedentemente definita, ma il governo regionale è già al lavoro per trovare altre risorse e accogliere tutte le domande.

Con questo intervento, ha affermato il presidente della Regione Renato Schifani «abbiamo deciso di andare incontro con un contributo economico concreto alle esigenze di decine di migliaia di siciliani, soprattutto a basso reddito, duramente colpiti dall’aumento considerevole degli interessi passivi dei mutui a tasso variabile sulla prima casa. Lavoreremo con impegno per concludere tutto l’iter in tempi brevi e garantire così la liquidazione delle somme a tutti coloro che ne hanno diritto».

Il bonus contro il caro-mutui consisteva nell’opportunità di fruire del contributo stanziato dalla Regione, fino a tremila euro sul biennio 2022/23. Per ottenere il contributo i richiedenti dovranno completare un altro passaggio: verrà stilata e pubblicata una graduatoria anonima in base al reddito Isee degli aventi diritto al contributo, quindi sarà richiesto di caricare i documenti necessari per il completamento della domanda. La procedura partirà sulla stessa piattaforma (https://incentivisicilia.irfis.it) che potrà accogliere le istanze a partire dal 5 marzo alle 12.00 e fino al 26 marzo alle 17.00, prolungando quindi il termine del 15 marzo che era stato fissato in precedenza.

In questa fase sono richiesti la copia della domanda firmata digitalmente o la copia della domanda scansionata in formato pdf sottoscritta con firma autografa e una copia di un documento di riconoscimento del richiedente.

Secondo le previsioni degli uffici di Irfis FinSicilia, a maggio le somme saranno disponibili nei conti correnti dei richiedenti. Inoltre, a pena di decadenza, dovranno  essere caricati sulla piattaforma i documenti necessari per consentire a Irfis i controlli che saranno svolti dopo l’eventuale erogazione del contributo: la copia in formato pdf del contratto di finanziamento e degli eventuali atti aggiuntivi relativi al mutuo a tasso variabile per l’acquisto o costruzione della prima casa; la certificazione della banca mutuante idonea a comprovare l’importo degli interessi pagati nel 2022 e nel 2023; la copia in formato pdf del certificato Isee.

 

Leggi anche: Scuola, in arrivo multe fino a 10mila euro agli studenti che aggrediscono gli insegnanti

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