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Bce, vademecum contro le truffe che usano il suo nome e simboli


Roma, 13 ott. (askanews) – Il nome della Banca centrale europea, i suoi simboli e perfino i nomi dei suoi massimi esponenti vengono fraudolentemente utilizzati da truffatori per cercare di carpire informazioni e derubare consumatori ignari. A lanciare l’allarme è la stessa istituzione di Francoforte, che in un’apposita comunicazione sul suo portale Internet raccomanda di “non cliccare qualsivoglia link contenuto in e-mail sospette, non aprire allegati e non rispondere a inviti” o messaggi.

L’istituzione spiega che in base alle segnalazioni ricevute ci sono una molteplicità di possibili frodi che vengono perpetrate utilizzando il suo nome. Tra questa quella di ignoti che millantando di appartenere alla Bce cercano di farsi fornire dati sensibili; altri si presentano come se la Bce fosse una banca commerciale che fornisce servizi bancari; altri chiedono di effettuare un pagamento tramite un finto sito Internet della Bce; altri ancora intimano di effettuare un pagamento perché la Bce starebbe bloccando un trasferimento di fondi.

Tutte truffe, come quelle di coloro che chi si presentano ai consumatori asserendo che la Bce offrirebbe termini molto favorevoli sui prestiti. E c’è perfino chi riesce a simulare il numero di telefono del centralino dell’istituzione di Francoforte (+49691344XXX) nell’effettuare chiamate truffa.

“Non siamo una banca commerciale – dice chiaro e tondo la Bce – quindi non forniamo conti correnti al pubblico. Se qualcuno vi contatta asserendo che lavora per la Bce e che detiene fondi per conto vostro è una truffa. La Bce non chiederà mai a nessuno i suoi dati per e-mail, telefono, messaggi testuali o messaggi istantanei. I componenti del Comitato esecutivo della Bce non vi contatteranno mai personalmente per questioni finanziarie o per farsi fornire dati personali”.

Nell’avviso, che l’istituzione ha emanato da alcuni mesi, vengono suggerite una serie di strategie per mettersi a riparo da queste truffe. Ad esempio viene spiegato che le e-mail inviate dalla Bce hanno sempre come parte finale dell’indirizzo mittente due tipologie (@ecb.europa.eu oppure @ecb.int). La Bce poi avverte di non fidarsi mai di e-mail inoltrate.

Si raccomanda in generale diffidare da comunicazioni con errori di ortografia o di grammatica o che utilizzino formule semantiche inusuali o approssimative. Le chiamate non sollecitate provenienti da numeri che simulano quelli del centralino dell’istituzione con ogni probabilità sono truffe del tipo “caller ID spoofing”, in cui il vero numero da cui partono è nascosto.

La Bce, infine, raccomanda di segnalare questi tentativi alle autorità nazionali competenti. (Fonte immagine: ECB 2024).






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