C’è timore che possa esserci dell’arsenico nelle terre scavate nel cantiere del torrente Nisi per la realizzazione della galleria per il doppio binario, e c’è anche il timore che la verità venga nascosta. I cittadini si chiedono pure: perché delle terre prodotte dagli scavi sono state coperte da un enorme telone verde? E così è sceso in campo il sindaco Tommaso Micalizzi, in difesa del suo popolo e a tutela della salute pubblica con un esposto alla Procura della Repubblica. “Il sottoscritto – così si legge nella denuncia presentata ai carabinieri – chiede in qualità di sindaco, quale rappresentante della comunità di Alì Terme, che l’autorità giudiziaria compia un’indagine tempestiva per accertare eventuali responsabilità dei soggetti coinvolti nella gestione dei materiali stoccati e nella conduzione dei lavori, verificando se possano configurarsi ipotesi di reato. Chiedo inoltre che vengano adottate le misure necessarie per garantire che simili situazioni non si ripetano e che vengano tutelati i diritti fondamentali dei cittadini, in particolare il diritto alla salute”. Ed ha concluso: “Confido che la magistratura possa intervenire rapidamente per verificare se la gestione del suddetto cantiere rispetti tutte le prescrizioni di leggi a tutela dell’ambiente e della salute pubblica”.