Furci Siculo – In una stupenda cornice floreale della chiesa San Francesco all’Immacolata di Messina, Manuela Silipigni e Giovanni Foti hanno detto “SI”. A suggellare il loro sogno d’amore è stato padre Antonio Cento, che nel corso della cerimonia religiosa ha avuto parole di compiacimento e di affetto verso gli sposi. Quattro i testimoni: Rosaria Silipigni e Nicoletta Cicciù (per la sposa) e Piero Di Nuzzo con il navigatore Sandro Campione (per lo sposo). Dopo il fatidico “SI” i 380 inviati sono partiti su un convoglio speciale alla volta di Taormina, dove gli sposi hanno affittato la sontuosa villa “Baglio” dei Principi di Spadafora. Quindici chef provenienti da Maranello hanno preparato pietanze speciali, con un menù che andava dalle ostriche allo champagne, al dentice al cartoccio. Comunque ci sono stati assaggi di antipasti al pesce marinato, di tre primi, tre secondi piatti, tre contorni e tre torte gelato, una al pistacchio solo per gli sposi. Tantissimi i regali ricevuti, quasi tutti in denaro. Dopo il brindisi finale con champagne importato direttamente da Bordeaux da dove con la Freccia Rossa i cartoni sono stati fatti arrivare a Villa San Giovanni, e qui prelevati dai camion della Campione Spa e trasportati alla Piana di Taormina, dicevamo, dopo il brindisi, Manuela e Giovanni sono partiti per un lungo viaggio di nozze, prima in Cina e poi nella Mauritania per affrontare il giorno dopo il deserto del Sahara.
Dobbiamo dire che prima del matrimonio, Giovanni Foti ha dato l’addio al celibato con una festicciola al Bar Mimmo di Furci Siculo. Il solo amico Maccarrone si è mangiato tre granite fragola con panna e quattro brioche, mentre Damiano aveva nostalgia di granite al limone (anche lui tre); Antonello e Simone invece hanno gustato cornetti e panzerotti (quattro) e Michele una caraffa di te con 32 biscotti.
I giornalisti della Gazzetta Jonica formulano auguri di vero cuore a Manuela e Giovanni, felicitazioni anche alle rispettive famiglie.
