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lunedì, Luglio 7, 2025
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S.Teresa: Rete fognaria, problema dimenticato

SANTA TERESA DI RIVA – Un paese privo di fognature può considerarsi al passo con i tempi tanto da poter sognare un percorso di sviluppo e rilancio economico? E’ la domanda che si sono posti anche questa estate coloro che sono venuti negli anni passati a villeggiare e sono tornati anche quest’anno, ed anche, ovviamente, le decine di emigrati che sono tornati per le ferie o per le vacanze in famiglia a respirare e fare il pieno dell’aria di casa. Aria di casa, certo, proprio perché passeggiando sul Lungomare o sul corso o sostando presso qualsiasi angolo di strada, quello che si respira è l’indimenticabile puzza di fogna? Ancora così, ripetono. Già. Di progetti ne abbiamo nel piano triennale delle opere pubbliche, da dieci anni a questa parte, almeno una decina. Definitivo, stralcio, di completamento ed altre definizioni del genere, ma di lavori veri e propri, niente. Nel triennale approvato lo scorso 8 giugno il progetto generale per 10 milioni di euro (quanto lo svincolo!) figura al 4. posto, con priorità 1 nell’elenco annuale. Per curiosità: lil progetto “preliminare” dello svincolo (per 12 milioni) figura al 6. posto. Hanno toppato tutti finora. Meno due. Il sindaco Carmelo Jaria che riuscì a farsi finanziare il depuratore in un’epoca in cui il sindaco di Santa Teresa veniva considerato dai suoi stessi compagni di partito che sedevano alla Regione, come un appestato, per questioni di correnti e flussi vari; ed il sindaco Nino Bartolotta, che ottenne, in un periodo in cui la rema era quella giusta, il collettore principale che passa sul lungomare ed è collegato al depuratore di Catalmo. Fu un errore, al quale si dovette sottostare, prendere o lasciare, perché i liquami per raggiungere il depuratore devono essere pompati con grande uso di energia elettrica. Non solo, ma sovente si intasa: l’ultimo intervento di qualche mese fa con la Effe Costruzioni è costato quasi diecimila euro per la sabbia che si è depositata nelle conduttore e che intasa lo scorrere dei reflui. Ma ormai. Si sperava che si fosse invertita la tendenza con l’avvento della nuova amministrazione che aveva criticato in campagna elettorale quella precedente per non avere completato le fognature. In effetti il tentativo era stato fatto, l’assessore all’ambiente della giunta Morabito, Salvatore Puglisi, aveva portato personalmente a Palermo il progetto di completamento che era stato inserito nella programmazione regionale. Poi se ne sono perse le tracce. Ora l’amministrazione in carica dopo avere inserito il “completamento della rete foganria” al ventesimo posto del suo programma elettorale, ha annunciato che tra le nuove opere strategiche “in corso di progettazione” figura il “completamento rete fognaria”, ma non è al primo posto, figura a metà “classifica”, perché al primo c’è (indovinate?) lo svincolo autostradale “da realizzare – si legge – mediante l’istituzione dell’imposta comunale di scopo”. Cioè dovranno essere i cittadini di Santa Teresa di Riva a pagarselo. Ottima idea se non fosse, a nostro parere, solo fumo negli occhi. Ma affascina. Invece completare le fognature, tubi sottoterra che nessuno vedrà, non rende, nemmeno dal punto di vista degli annunci, figuriamoci da quello mediatico. La rete fognaria, capillare, in ogni via, in ogni traversa, in ogni frazione, era e deve essere il primo obiettivo da perseguire e raggiungere. Perché non si ripetano gli errori dei predecessori anche per questo sono stati puniti, elettoralmente parlando, dalla comunità. Insomma non ci sono novità sotto questo cielo. Per quanto tempo ancora dovremo sopportare questo stato di degrado; per quanto tempo ancora dovremo ascoltare rimproveri e critiche da chi anche per la prima volta viene a passare le vacanze da noi e che, vista la situazione, annuncia che non ci farà più ritorno? Per un paese che deve ancora incontrare il futuro, è più importante lo svincolo o la rete fognante. Entrambi, verrebbe da dire. Ma dovendo scegliere…

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