Casalvecchio – La monumentale chiesa arabo – normanna dei SS Pietro e Paolo d’Agrò è stata scelta per uno dei corsi di recupero dei beni culturali in caso di calamità naturali. La simulazione con “esperienza sul campo”, organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina (Soprintendente Salvatore Scuto) e la Protezione Civile provinciale (dirigente responsabile Bruno Manfrè), ha avuto come protagonisti i gruppi di volontariato dell’Interforze Jonica, Protezione civile del Comune di Santa Lucia del Mela, Lega Ambiente dei Peloritani. Le operazioni di recupero del patrimonio culturale sono state coordinate dall’arch. Grazia Rosa Cammaroto, dirigente della Protezione Civile per i gruppi di volontariato della Provincia di Messina. Recuperati oggetti sacri, beni librari, arredi lignei, tavole, anfore e reperti di varia natura, disseminati all’interno dell’abbazia e nelle aree limitrofe, che dopo un primo censimento, attraverso una scheda, sono stati portati in deposito (approntato nell’area antistante la chiesa) per una migliore conservazione, in attesa della catalogazione finale. “E’un lavoro in sinergia tra la Soprintendenza e la Protezione Civile – ha affermato l’arch. Cammaroto – che vede coinvolti i gruppi di volontariato provinciale che, in caso di emergenza, devono essere pronti per il recupero dei beni culturali. Esercitazioni importanti, alla luce anche di quanto provocato dalle calamità naturali nella nostra Provincia”. Si tratta, in pratica, di veri e propri corsi di formazione, iniziati lo scorso mese di febbraio, per i tanti volontari, che operano nel territorio della Provincia di Messina, e la cui conclusione è prevista a Rometta per il prossimo 16 giugno. Una simulazione abbastanza riuscita per l’impegno e la professionalità messi in atto da tutti i partecipanti.