Scarcella ha condiviso il palco con importanti artisti della scena italiana e internazionale, portando nei teatri uno stile che fonde il jazz mediterraneo con la canzone d’autore. Insegna Pianoforte Pop/Rock al Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo e Musica all’Istituto Comprensivo “Via dei Sesami” di Roma, trasformando la propria esperienza tra scuola e palcoscenico in un percorso artistico, educativo e spirituale.
«Ogni canzone – racconta Scarcella – è una zattera che getto in mare. Dentro ci siamo noi, i nostri alunni, i nostri sogni, le nostre paure e la nostra stessa storia. A volte si galleggia, a volte si affonda, ma è solo remando insieme che possiamo ritrovare la riva».
IL PRIMO VIDEOCLIP: IL PIANOFORTE SALVATO DAI MARI D’ITALIA
Per il videoclip del brano Zattere nel Mare, la Guardia Costiera Italiana ha messo a disposizione mezzi navali e aerei, permettendo di realizzare un video simbolico e di grande impatto visivo: il recupero in mare di un pianoforte con la scritta “Salvami”, metafora della cultura, della natura e dell’anima umana che chiedono di non essere dimenticate.
Le immagini originali, girate tra Messina e lo Stretto, portano la firma del regista Giacomo Citro, già collaboratore di Diodato e di numerosi artisti della scena nazionale.
AD ASSISI IL NUOVO VIDEOCLIP “CABBASISI” — TRA FRANCESCANESIMO E LINGUA POPOLARE
Il secondo videoclip, girato ad Assisi, è dedicato ai temi francescani della povertà e della fratellanza, ma con un linguaggio sorprendente: il brano si intitola Cabbasisi e utilizza volutamente l’espressione popolare «Ci avete rotto i cabbasisi», resa celebre da Andrea Camilleri.
È un modo diretto e teatrale di esprimere stanchezza verso la superficialità e l’indifferenza, ma anche un atto d’amore verso la lingua italiana e le sue radici.
«Recuperare il siciliano significa restituire dignità alla parola, alla lingua viva del popolo – spiega Scarcella – quella stessa che Dante riconobbe come la base del volgare italiano, nei sonetti messinesi del XIII secolo che diedero origine alla Scuola Poetica Siciliana. Non è volgarità: è verità, è cultura che torna a essere carne e spirito».
Nel brano Zattere nel Mare cantano anche i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Via dei Sesami” di Centocelle (Roma), dove Scarcella insegna Musica. Una partecipazione speciale che lega il progetto al mondo della scuola e alla sua missione educativa. Lo stesso quartiere, Centocelle, custodisce una curiosa coincidenza: la scuola sorge a pochi metri dalla casa d’infanzia di Claudio Baglioni, in via De Noci, accanto alla chiesa dei Francescani. «Quando ho scoperto che la mia scuola era in quella stessa zona dove Baglioni è cresciuto – racconta Scarcella – ho sentito un segno: come se la musica avesse fatto un giro completo, tornando alle origini per ripartire da nuovi ragazzi».
UN PROFESSORE CHE HA LASCIATO IL SEGNO
Zattere nel Mare è anche la storia di un professore che ha cresciuto generazioni di studenti, tra cui Niccolò Moriconi (Ultimo), che ha più volte ricordato pubblicamente Scarcella – a Radio Deejay e in un’intervista al Corriere della Sera firmata da Aldo Cazzullo (28 maggio 2023) – per la passione e l’umanità trasmesse in aula.
COLLABORAZIONI ARTISTICHE
Nel corso della sua carriera, Santi Scarcella ha collaborato con artisti come Joe Lovano, Steve Reich, Scott Reeves, Stefano Di Battista, Israel Varela, Giovanni Baglioni, Andrea Mingardi, Nino Frassica e Marisa Laurito, accompagnando inoltre Fiorello e Renzo Arbore.
BIGLIETTI GIÀ IN VENDITA
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