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mercoledì, Novembre 26, 2025
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Sotto inchiesta l’ex Rettore dell’Università di Messina Salvatore Cuzzocrea, si sarebbe appropriato di oltre 2 milioni e mezzo di euro

Su delega della Procura della Repubblica di Messina, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina hanno eseguito il decreto con il quale il giudice per le indagini preliminari del Tribunale in sede ha disposto il sequestro di somme di denaro per l’importo di oltre un milione e seicentomila Euro, nei confronti dell’ex Rettore dell’Università di Messina Salvatore Cuzzocrea. L’indagine ha consentito di disvelare un sofisticato meccanismo, attraverso il quale l’ex Rettore si sarebbe appropriato, indebitamente, di fondi destinati alla ricerca scientifica dell’Università. Sicchè, allo stato, sono state contestate plurime ipotesi di peculato, essendosi, l’ex Rettore, nella qualità di pubblico ufficiale e responsabile scientifico di numerosi progetti di ricerca affidati, da enti privati o finanziati da Enti Pubblici, al Dipartimento “ChiBioFaram” del locale Ateneo, appropriato di ingenti somme di denaro, utilizzando, a fini di rimborso spese, documentazione contabile artefatta, gonfiata o non inerente ai medesimi progetti di ricerca scientifica, formalmente condotti nel quadriennio 2019-2023. Contestualmente, la Procura della Repubblica di Messina ha proceduto, con separato provvedimento, al sequestro preventivo, adottato in via di urgenza, di oltre 860.000,00 Euro, con riferimento a ulteriori somme di denaro, di cui lo stesso ex Rettore si sarebbe appropriato, in ragione del proprio ufficio, avendo distratto a vantaggio di un’azienda agricola a lui riferibile, beni e servizi, in realtà destinati all’Università ed acquisiti con procedure di affidamento diretto gestite dall’Università. Anche in relazione a tale sequestro, sono state contestate svariate ipotesi di peculato. Le indagini, coordinate dai magistrati del Dipartimento specializzato in reati contro la pubblica amministrazione e delegate al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Messina, avevano preso l’avvio a seguito di diversi esposti presentati da un membro del Senato accademico della locale Università degli Studi, riferiti a presunte irregolarità ascrivibili al Rettore pro tempore dell’Ateneo peloritano, in sede di rimborsi spese nell’ambito dell’attività di ricerca dallo stesso ex Rettore svolta. Le complesse attività di indagine si sono articolate, anzitutto, nell’acquisizione di copiosa documentazione, comprensiva delle istanze di rimborso, dei giustificativi di spesa, dei mandati di pagamento effettuati dal Dipartimento di “ChiBioFarAm” a favore dell’ex Rettore, per gli anni dal 2019 al 2023, distribuiti su circa venti progetti di ricerca scientifica, dei quali lo stesso era il Responsabile Scientifico. Fra le varie irregolarità riscontrate: la presentazione di scontrini fiscali relativi ad acquisti effettuati, prevalentemente, per spese personali.

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