Sette ora d’attesa dietro il portone blindato del pronto soccorso dell’ospedale di Taormina, incredibile. La Sanità va male in Sicilia, da Terzo mondo, ma aspettare sette ore per farsi visitare dai medici del pronto soccorso è una storia assurda che scuote le coscienze delle persone umili e che viene ignorata invece da politici, politicanti e uomini di Governo regionale e nazionale. Erano in tre, sono arrivati alle sette e sono stati registrati verso le ore otto, stavano male, chi aveva battiti frequenti al cuore, chi aveva le mani gonfie, chi si torceva per dolori all’intestino. Passavano le ore e non venivano chiamati, gli infermieri di turno si giustificavano dicendo che c’erano continue emergenze in codice giallo e rosso. Verso mezzogiorno, dopo quasi cinque ore d’attesa, D.S. ha chiamato il 112, ma i carabinieri hanno detto di rivolgersi alla direzione dell’ospedale. Intanto l’anziano aveva sempre il cuore agitato, l’altro che gli rotolava l’intestino e alla fine uno dei tre ha preferito ricorre alle cure del pronto soccorso del Policlinico di Messina. Comprendiamo che sono pochi i medici in servizio al San Vincenzo, che c’è carenza di personale, ma lasciare pazienti dietro il portone per sette ore per le emergenze di codice verde, giallo e rosso, fa certamente discutere. Le autorità dovrebbero intervenire con urgenza per sanare questa criticità, che penalizza la salute dei cittadini del comprensorio di Taormina.
Sette ore d’attesa dietro il portone del pronto soccorso dell’ospedale di Taormina, incredibile
