14.8 C
Santa Teresa di Riva
giovedì, Dicembre 11, 2025
HomeAttualitàRaddoppio Ferroviario, tutti i sindaci della riviera jonica, da Scaletta a Giardini...

Raddoppio Ferroviario, tutti i sindaci della riviera jonica, da Scaletta a Giardini Naxos hanno firmato. Nasce la “Città Lineare”?

Nel corso di una riunione congiunta tra Rfi e i sindaci della riviera jonica (per quanto riguarda l’utilizzo dell0’attuale binario) è stato stabilito definitivamente che tutti i Comuni interessati dai lavori del “RADDOPPIO FERROVIARIO” diventeranno titolari delle future aree bonificate e dismesse a carico di RFI, a seguito della realizzazione del nuovo tracciato “Giampilieri – Fiumefreddo Lotto 2”.

“Finalmente “stop malintesi” – ha dichiarato il primo cittadino di Furci Siculo , Matteo Francilia –  andando oltre ogni appartenenza politica i sindaci hanno trovato l’unità di intenti per riconsegnare al territorio quello che era già stato previsto nel progetto originario, perché a noi Sindaci interessa solo che vinca il territorio, nel rispetto delle sue peculiarità”. Hanno firmato il documento il sindaco di Scaletta, Itala, Nizza, Roccalumera, Furci, S.Teresa, S.Alessio, Letojanni, Giardini e Taormina. Non era presente il sindaco di Alì Terme perché il Comune è commissariato.

Ora si procederà con l’elaborazione di una nuova delibera di Giunta Regionale e si andrà avanti cercando di migliorare con alcuni piccoli accorgimenti il progetto esistente negli interessi esclusivi della crescita del comprensorio. Tutti gli amministratori locali presenti hanno sottoscritto il documento all’unanimità. Nel prossimo step  sarà stabilito cosa realizzare nelle future aree dismesse da RFI.

Sull’argomento è intervento Giovanni Garufi con una accurata riflessione su questa “Città lineare”  che partendo da Scaletta Zanclea dovrebbe arrivare fino a Fiumefreddo, passando da Mazzeo (Taormina) e Giardini Naxos. “Il comprensorio ionico – ha dichiarato – si può identificare in due macroaree: l’area che va da Scaletta Zanclea a Sant’Alessio Siculo e l’area che va da Letojanni a Fiumefreddo passando da Mazzeo e Giardini.

La mia riflessione riguarda il tratto da Scaletta Zanclea a Sant’Alessio. Tale porzione di costa è omogenea dal punto di visto territoriale, culturale, economico, storico, architettonico, urbanistico, paesaggistico, ed ho cominciato a ragionare, non da ora, sul tema dello sviluppo della riviera ionica in termini unitari ed elaborato una idea di città proiettata nel futuro.

La sua particolare conformazione orografica, che ha determinato uno sviluppo lineare lungo la direttrice nord-sud rappresentata dalla SS 114 e dalla Ferrovia, della lunghezza di circa 20 Km ed una profondità media del tessuto urbano di circa 200-250 mt , è diventato il maggiore punto di forza per l’elaborazione dell’idea della Città Lineare.

I centri urbani posti lungo la costa ionica, ad esclusione di Itala e Scaletta Zanclea, hanno quattro principali vie di comunicazione: i lungomare, la statale 114, la ferrovia, l’autostrada A18 ME-CT, che corrono paralleli alla costa, distanti fra loro circa 80-100 mt. Sono in attuazione i lavori di spostamento a monte con raddoppio dell’attuale tracciato ferroviario.

L’idea di sviluppo dell’area urbana rappresentata da questo continuum è quella di rendere progressivamente i centri urbani costieri interamente aree pedonali o aree a traffico limitato, spostando il traffico gommato privato su altre direttrici, in particolare sull’attuale tracciato ferroviario e sull’autostrada, da riclassificare da Classe A a classe B tale da renderla la tangenziale della città metropolitana.

La realizzazione degli svincoli di cantiere di Nizza di Sicilia e di Santa Teresa di Riva vanno in questa direzione e alla fine dei lavori dovranno essere mantenuti e regolarizzati. In quest’ottica è necessario anche lo svincolo di Itala-Scaletta. I benefici sarebbero quelli già sperimentati e studiati nelle altre comunità. I lungomare esistenti, adeguatamente collegati fra loro, potrebbero diventerebbero tutte aree pedonali e piste ciclabili, facilmente utilizzabili da tutti in quanto la riviera ionica è praticamente pianeggiante e l’utilizzo della bicicletta, privata o in servizio di bike sharing, sarebbe fortemente incentivato.

Il settore che ne potrebbe trarre i maggiori benefici è il settore turistico; benefici di carattere funzionale ed economico ne avrebbero le abitazioni che attualmente affacciano sulla ferrovia; beneficio ne avrebbero i terreni che non avrebbero più il vincolo della distanza dal tracciato ferroviario; beneficio ne avrebbero le Municipalità che avrebbero a disposizione importanti spazi sia liberi che costruiti (le ex stazioni) .

Bus elettrici farebbero la spola fra Scaletta Zanclea e S. Alessio, con un percorso circolare, orario ed antiorario, nella SS 114 e nella nuova viabilità realizzata nell’attuale linea ferrata, servendo anche le nuove stazioni e fermate ferroviarie, consentendo così ai cittadini e ai pendolari di non dovere utilizzare mezzi propri per raggiungerle.

Naturalmente le FS dovranno mantenere o potenziare il numero dei convogli passeggeri nella tratta Siracusa-Catania-Messina in modo da garantire un adeguato ed efficace trasporto pubblico.

La viabilità fra Itala ed Alì Terme rimarrebbe sull’attuale SS 114, destinando il tratto ferroviario, della lunghezza di circa 3 Km, a pista ciclabile e pedonale, consentendo il transito solo ai bus- pulmini elettrici e alle biciclette, consentendo l’utilizzo della spiaggia a residenti e turisti.

La spiaggia ed il mare da capo Alì e Itala è stata definita una delle spiagge più belle della Sicilia e attualmente è quasi impossibile accedervi se non dal mare o da un angusto sottopasso ferroviario.

La viabilità, in direzione Catania, da Alì Terme fino a Sant’Alessio si sposterebbe, in senso unico, sul tracciato ferroviario. Le dimensioni della piastra ferroviaria sarebbero sufficienti al doppio senso di circolazione, ma in alcuni punti e soprappassi e nella galleria Bagni ad Alì Terme non raggiungono le dimensioni minime per il doppio senso di circolazione ma comunque tali da garantire un senso di marcia anche a mezzi pesanti e cassonati.

La trasformazione in rotabile della linea ferrata consentirà di innalzare ed ampliare l’impalcato per permettere anche a mezzi più grandi (pullman, camion ecc) il transito verso le zone a monte della ferrovia”. (nelle foto, Matteo Francilia mentre mostra il documento firmato da tutti i sindaci del comprensorio ed alcuni  primi cittadini che hanno partecipato alla riunione a Palermo con Rfi)

 

I piu' letti