L’abbattimento della passerella “Fiumedinisi” tra Nizza di Sicilia e Alì Terme, utile e pratica non solo per le due comunità, ha innescato ua serie di proteste tra amministratori comunali, autorità politiche, liberi cittadini. A spiegare questo contestato provvedimento è stato il presidente del consiglio Nino Muscarello, con un particolareggiato comunicato: “La nota dell’autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, relativa all’abbattimento della passerella provvisoria “Fiumedinisi” arriva come un fulmine a ciel sereno, ed è incomprensibile e gravemente lesiva degli interessi delle comunità di Alì Terme e Nizza Di Sicilia. Dopo che finalmente si era in prossimità di un accordo tra gli enti interessati, che per il periodo strettamente legato ai lavori del raddoppio ferroviario, avrebbe consentito il mantenimento e l’uso in sicurezza della passerella, per snellire il traffico dei mezzi pesanti e rappresentare una valida co – alternativa alla circolazione stradale in tandem con il riaperto ponte anas. La posizione dell’Autorità di Bacino È incomprensibile perchè, senza nemmeno accettare l’invito al sopralluogo che era fissato per oggi e organizzato dall’Anas, l’autorità di bacino si è volutamente sottrata ad un confronto sul campo, con le amministrazioni locali interessate e gli altri attori protagonisti di un accordo, Anas Rfi e wildbuild, che avrebbe certamente fugato i dubbi in merito alla gestione in sicurezza della passerella. Ma c’è di più, dalla nota dell’autorità di bacino emerge con tutta evidenza l’ipocrisia di fondo sottesa alla stessa, visto che solo oggi l’autorità si risveglia dal proprio torpore amministrativo, evidenziando i rischi inerenti la sicurezza idraulica ed i limiti progettuali, rischi per la pubblica incolumità legati ad una potenziale esondazione del corso d’acqua, in quanto la passerella costituirebbe un ostacolo al deflusso delle portate massime di piena, cosa tra l’altro già risaputa da anni! Benvenuti nel mondo reale mi verrebbe da dire! Mi chiedo dove erano comodamente seduti in tutti questi anni i burocrati regionali dell’autorità di bacino, anni in cui i cittadini delle nostre comunità e della riviera jonica hanno usufruito della passerella a proprio rischio e pericolo dunque, mentre mai la stessa autorità si è preoccupata di intervenire per mettere in sicurezza e pulire la foce del torrente Nisi, cosa che permetterebbe un utilizzo della stessa passerella in tranquillità e sicurezza! Ritengo lesiva degli interessi non solo delle nostre due comunità ma della riviera jonica questa improvvisa presa di posizione, anche perchè si stavano studiando e ci sono, modalità di utilizzo in sicurezza della passerella, come ad esempio la chiusura al transito nei giorni di allerta meteo di protez civile o di condizioni meteo avverse, oltre ad una profonda pulizia del torrente e degli invasi da concordare con rfi e wilduild. Buttare al vento 300000 e più euro per demolire un’opera in un momento storico in cui essa è più che mai utile è pura follia burocratica”. Una considerazione, la passerella tra Furci Siculo e Roccalumera è stata chiusa, sbarrata, ma non è stata smantellata.


