Ogni anno per la festività del 2 Novembre i cimiteri si riempiono di luci e fiori e ogni anno il Comune e la ditta appaltatrice del servizio lampadine guadagnano fior di quattrini. Adesso la vita è diventata più cara e si stenta pure a spendere 10 euro per i lumini. In alcuni Comuni le tendenze sono cambiate (anche per via del sistema project financing): niente più lampadine per i morti nella festa del 2 Novembre, anche perché sono funzionanti e accese tutto l’anno le lampade votive; e succede così a Nizza di Sicilia e Alì Terme, dove il servizio viene gestito dal Comune e si paga 20 euro per tutti 12 mesi. Negli altri centri vige ancora il sistema della lampadina temporanea a pagamento, solo nei tre giorni dedicati alla ricorrenza dei morti. Al nord Italia si usa portare candele e lumini. Sarebbe opportuno adeguarsi ai tempi e per tutti i Comuni del comprensorio jonico, da Scaletta Zanclea ad Itala, Alì Terme, Nizza di Sicilia, Roccalumera, Furci Siculo, S.Teresa di Riva e S.Alessio Siculo, attuare il sistema della lampada votiva, perpetua, per tutto l’anno e depennare l’antica usanza della lampadina temporanea per il giorno dei morti, si risparmiano soldi e ci sarà più pulizia.


