In reparto è stato ribattezzato ‘il Natale dei gemelli’. Negli ultimi due mesi al policlinico di Messina ci sono stati diversi parti gemellari, tra questi anche uno trigemino. Per Natale uno dei gemellini raggiungerà il fratellino, già dimesso nei giorni scorsi, ed entro l’anno l’auspicio è che anche la terza sorellina possa ricongiungersi alla famiglia. Neonati con storie diverse e per i quali a fasi alterne, in base alle condizioni cliniche, vengono programmate le dimissioni dall’Unità operativa complessa di Patologia e Terapia intensiva neonatale diretta dalla Professoressa Eloisa Gitto. Anche per un’altra coppia di gemelli, rassicurano dal reparto, si profila il ritorno a casa nei prossimi giorni. Tra le dimissioni programmate anche quella di un piccolino che appena nato pesava 800 grammi e che in termini medici viene definito un “grande prematuro”. Grazie a un intervento salva vita al cuore, eseguito con il supporto dell’équipe di cardiochirurgia pediatrica di Taormina, anche lui tornerà presto a casa. “In un momento storico – sottolinea la professoressa Gitto – in cui un figlio giunge per una donna in età più avanzata e diventa un dono sempre più prezioso, poter contare su una realtà in grado di attuare le cure necessarie per garantire un futuro e una buona qualità di vita anche ai neonati gravemente prematuri fa della nostra struttura un riferimento importante per la città. Quando siamo nelle condizioni di poter dire a una mamma che il suo bimbo, dopo giorni di ricovero e tanti chili conquistati grammo per grammo, può tornare a casa è per noi motivo di soddisfazione, ma soprattutto di gioia sul piano umano. Farlo in questo periodo di Natale è ancora più significativo e rappresenta anche una speranza per tutti i genitori colpiti da una nascita prematura”. “La presenta di professionalità e di strutture in grado di gestire situazioni così complesse – sottolinea il direttore generale Giorgio Giulio Santonocito – è il valore aggiunto di un’azienda ospedaliera universitaria. Siamo consapevoli di quanto questi neonati possano essere fragili e forti al tempo stesso e ci auguriamo che per molte famiglie questo possa essere il Natale da poter vivere insieme”.


