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Parcheggi a Furci Siculo – L’automobilista contro l’ausiliario del traffico. Tutti i giorni così

Ogni giorno a Furci Siculo ci sono litigi, a volte insulti, a volte pure minacce. Sono gli automobilisti che discutono animatamente con l’ausiliario del traffico, che gli ha appioppato sul parabrezza un accertamento per mancata esposizione del ticket. A Furci i parcheggi sulla Nazionale sono a pagamento. Gli automobilisti per sostare devono pagare. Al limite è concessa una tolleranza di 15 minuti per chi, prima di scendere dall’auto, scrive su un foglio l’ora di arrivo e lo mette sul parabrezza in modo che l’addetto al controllo, della ditta appaltatrice Saet di S.Teresa di Riva, possa visionarlo. Ora succedono due cose strane. La prima: l’automobilista ha premura, si ferma davanti la farmacia, lascia la macchina per un paio di minuti senza tagliando e senza orario d’arrivo e subito giunge il “falco” (l’hanno battezzato così gli automobilisti) e gli appioppa una sanzione di circa 6 euro. Lo stesso succede quando si fermano nei bar del paese per comprare un gelato. Lasciano la macchina con le quattro frecce accese e scendono, il tempo di acquistare e pagare, che si vedono il verbalino davanti il parabrezza. Gli ausiliari del traffico però sono in perfetta regola: chi non ha il ticket viene multato; chi non lascia l’orario d’arrivo sul parabrezza, viene multato. Arrivano come un fulmine, nessuno li vede, piazzano la multa e scappano. La seconda: In questi addetti ai controlli manca però un po’ di umiltà, di disponibilità, di buon senso. Se c’è un’auto davanti la farmacia senza scontrino, perché non aspettare un paio di minuti prima di fare scattare la multa. Magari sono persone che hanno a casa qualcuno che sta male e non hanno neanche il tempo di acquistare il ticket o scrivere l’orario d’arrivo. Se davanti al bar c’è un’auto con le quattro luci accese, perché non attendere due, tre minuti prima di appiccicare la multa sul parabrezza. Un po’ di tolleranza non guasterebbe e tante liti potrebbero essere evitate (quasi tutte di fronte bar, tabacchini e farmacia). Poi ci sono casi eclatanti, letti su facebook. Nina “Sono entrata in merceria ha chiesto una cosa e non c’era. Appena sono uscita fuori, sul parabrezza c’era la multa”. Marisa: “io sono entrata in un tabacchino ho comprato e sono uscita. Sulla macchina non ho visto niente, ma poi mi è arrivata la multa a casa”. Marisa: “a me hanno fatto la multa con mio marito in macchina, sul sedile posteriore”. Andando avanti di questo passo si potrebbe scrivere un libro.

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