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sabato, Dicembre 14, 2024
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S.Teresa di Riva, presentato il progetto-stralcio a difesab della costa

SANTA TERESA DI RIVA – Consegnato al commissario per la lotta al dissesto idrogeologico, Maurizio Croce, il progetto – stralcio per la difesa della costa  e la risagomatura del torrente Savoca a Santa Teresa di Riva. Si tratta di un finanziamento di 4 milioni e 500 mila euro sui 9milioni e mezzo richiesti perla sistemazione di tutta la costa santateresina. A portare a Palermo l’incartamento il sindaco Danilo Lo Giudice e l’assessore al turismo Ernesto Sigillo. Questo stralcio  riguarderà la zona centrale del paese, maggiormente esposta all’erosione, quella compresa tra Porto Salvo a sud e la Sacra Famiglia a Nord con in mezzo la zona del Gambero che attualmente è la più disastrata. Sono previste la costruzione di alcuni pennelli con massi naturali ed il ripasciment della spiaggia con la sabbia che verrà prelevata dalla risaomatura del torrente Savoca, attualmente un vera e propria bomba ecologica in procinto di esplodere.

Adesso sarà il Commissario a dovere istruire la pratica e secondo stime i lavori dovrebbero avere inizio a settembre 2019, tenendo conto del fatto che non si vuole incidere negativamente sulla stagione balneare 2019.

Il progetto prevede la realizzazione di opere di protezione dall’erosione costiera mediante la messa in mare di blocchi di natura vulcanica per costituire 14 pennelli quasi perpendicolari alla costa per uno sviluppo longitudinale pari a 3,3 km della linea di costa. E’ previsto inoltre il ripascimento mediante sabbie provenienti dalla risagomatura dell’alveo del torrente Savoca  per un totale di 253.490 metri cubi. Questa soluzione dei pennelli invece della barriera parallela alla linea di costa,  presenta un duplice scopo: permettono una protezione passiva all’azione del moto ondoso in concomitanza di mareggiate e rappresentano delle trappole ai sedimenti trasportate lungo costa delle correnti.

La  loro realizzazione avverrà da terra con conseguente notevole risparmio di costi mentre la loro profondità avverrà massimo alla batimetria – 2 mt con conseguente risparmio di materiale da cava.

Il progetto, inoltre, prevede un primo ripascimento artificiale con sabbie di idonea pezzatura (compatibili granulometricamente) ed idonea comparizione (compatibili mineralogicamente). Ovviamente tali caratteristiche ricadono sulle sabbie “intrappolate” nel torrente Savoca.

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