FURCI SICULO – Due operai del Comune accompagnati dai vigili urbani ieri mattina hanno provveduto a “tagliare” l’acqua in sette famiglie morose, che non pagavano le bollette da diversi anni. Braccio di ferro dell’amministrazione Francilia contro i morosi, che continuano a non pagare sebbene il Comune abbia provveduto in tutte le maniere a recuperare le somme dovute. E ci sono stati anche scontri verbali, ieri, durante la chiusura dei rubinetti. Quasi tutte le famiglie raggiunte da questo provvedimento si sono ribellate, ma gli ordini sono stati precisi, dopo le ripetute agevolazioni rivolte alle famiglie morose. Per esempio, due anni fa alcuni capifamiglia si sono recati al Comune, presso l’ufficio competente, ed hanno chiesto la rateizzazione dell’importo da pagare. L’ufficio preposto ha rifatto i conteggi ed ha diviso l’importo complessivo in diverse rate. Fatto sta che queste famiglie hanno evaso solo la prima rata e poi non hanno più pagato. “Il Comune rischia il dissesto – ha dichiarato il sindaco Matteo Francilia – perché un’alta percentuale delle famiglie di Furci continua a non pagare le tasse. Adesso chi evade sarà perseguito”. Il primo cittadino sta usando un metodo diverso dai suoi predecessori. E questo sistema di far “pagare tutti per pagare di meno” è stato messo in atto sin dal suo insediamento. Un procedimento che andrà avanti per tutto il mese. Difatti domani altre sette famiglie morose saranno private del prezioso liquido e tra queste sembra che ci siano pure delle attività commerciali che durante l’anno incassano fior di quattrini ma, a quanto sembra, rifiuterebbero di pagare le tasse, a cominciare dalle bollette relative all’acqua potabile. Dopo aver chiuso il contatore a queste sette famiglie, qualcuna si è subito premurata di andare al Comune di saldare il debito.