SANTA TERESA DI RIVA – Oggi porte chiuse al campo sportivo di Santa Teresa di Riva. Il “Comunale” non ha l’agibilità di pubblica sicurezza così su disposizione del Commissariato di P.S. di Taormina, con verbale di diffida del 12/12/2018, la gara Jonica – Santa Croce, valevole per la 17a giornata del campionato di Eccellenza girone B, si disputerà a porte chiuse per mancanza della licenza di P.S. Doveva pensarci l’amministrazione comunale, ma così non è stato.
Pertanto i cancelli del Comunale di S.Teresa di Riva resteranno chiusi e non sarà consentito l’accesso al pubblico. Una brutta tegola per la Jonica che sperava nell’apporto del pubblico in queste tre partite consecutive in casa per risalire la classifica. Succederà lo stesso la domenica successiva (partita con l’Atletico Catania) e quella successiva ancora (col Real Aci). Tre partite in casa a porte chiuse, dopodiché la Jonica si trasferirà armi e bagagli a Letojanni dove ha trovato ospitalità per completare il campionato. Dal 17 febbraio, infatti, il vecchio “Comunale” chiuderà temporaneamente i battenti perché prenderanno il via i lavori di riqualificazione dell’impianto, apaltati alla Effe Costruzioni di Santa Teresa di Riva che si è aggiudicata l’appalto da 1milione e 350mila euro (955mila a base d’asta).
Giovedì sono scaduti, infatti, i 30 giorni dalla firma dell’aggiudicazione definitiva dei lavori di ammodernamento e in municipio non è giunto alcun ricorso contro le procedure di gara. La seconda classificata, infatti il raggruppamento temporaneo di imprese tra Consorzio Consital di Bologna e Ssd Fair Play società dilettantistica di Messina con la partecipazione della cooperativa Archimede di Sant’Alessio, ha deciso di rinunciare ad ogni azione. Il contratto d’appalto tra Comune ed Effe Costruzioni verrà firmato la prossima settimana e tra fine gennaio ed inizio febbraio partiranno i lavori. Per ammirare il nuovo impianto sportivo bisognerà attendere otto mesi. Sarà rifatto il fondocampo che sarà in erba sintetica, saranno rifatti gli spogliatoi, sarà rifatto il setore per il pubblico con l’abbassamento della rete di protezione. Un “comunale” tutto nuovo: sono passati dieci anni dall’avvio del progetto voluto dall’amministrazione Morabito e finanziato dalla Regione con i fondi del Patto per il Sud.
