Casalvecchio – Una comunità ancora attonita e incredula insieme ai familiari, intrisi di lacrime e dolore, ha dato l’ultimo saluto al giovane appuntato dell’Arma dei carabinieri Massimiliano Pugliatti. Il rito funebre cui hanno partecipato pure le più alte cariche regionale e provinciale dell’Arma con relativo picchetto d’Onore, i marescialli delle varie stazioni dei carabinieri della Compagnia di Taormina cui Massimiliano ne faceva parte, i sindaci di diversi comuni della valle d’Agro (Casalvecchio, S.Teresa di Riva, Antillo, Forza d’Agrò e Savoca), la polizia provinciale ed il suo comandante, ha avuto come sfondo la chiesa Madre di S.Onofrio piena all’inverosimile.
Toccante la celebrazione officiata dal cappellano militare, il parroco casalvetino don Alessandro Malaponte, l’ex don Jerry Currò ed altri presbiteri. Nella sua omelia, don Alessandro ha evidenziato che “Massimilano deve essere l’esempio per i giovani. Ma la figlioletta Nicole con il suo disegno esposto sulla bara: il sole che si specchia nel mare, ha, in pratica, fatto l’omelia di questa giornata, perché questo è il saluto più importante.” Anche l’ex parroco don Currò, ha tracciato la vita di Massimiliano e delle sue attività all’interno della famiglia, della parrocchia e nel sociale. Tante lacrime di dolore anche da parte del padre del militare,, Ernesto, che ha volturo ringraziare personalmente tutti coloro che sono stati vicini a suo figlio in questi anni. Il sindaco Marco Saetti, abbastanza commosso, ha dato il saluto dell’intera comunità casalvetina che perde uno dei suoi figli migliori. Anche l’Arma ha letto una preghiera per questa triste e prematura dipartita. All’inizio del corteo funebre, ancora lacrime di dolore quando i componenti dell’Associazione “Sicily Arabians” (Massimiliano è stato l’artefice di questo sodalizio), tutti in maglietta arancione con la scritta:;”Massimiliano sei con noi”, hanno attorniato la bara, davanti al Palazzo Municipale, è avvicinato il cavallo arabo portato in scuderia e addestrato da Massimiliano. Il quadrupede come avesse capito il dramma del suo padrone, è rimasto fisso ed impietrito ad annusare la bara tra le lacrime e gli applausi di tutti i presenti. Il corteo si è concluso con la sepoltura nel locale cimitero. Mentre per la moglie Maria Ausilia, la figlioletta Nicole ed il resto dei familiari (padre, mamma, fratello, suoceri, cognati, zii , cugini e nipoti) sarà difficile lenire la mancanza di Massimiliano, ad amici, colleghi di lavoro e semplici conoscenti mancherà per sempre quel suo sorriso accattivante e sincero che lo ha sempre contraddistinto.