Il progetto per il futuro spostamento delle Stazioni ferroviaria di Taormina-Giardini Naxos, che dovrebbe lasciare posto ad una stazione sotterranea nel piazzale della Madonnina, e le opere previste per la stazione dell’Alcantara (Trappitello), animano il dibattito nel primo polo turistico siciliano.
E sulla questione Aiace, l’Associazione Italiana Attività Culturali Europee, ha inviato una nota alla Prefettura di Messina ed all’ex Provincia regionale di Messina (nonché a Legambiente Taormina-Valle Alcantara ed al Comune di Giardini) per esprimere le proprie perplessità e preoccupazioni su quanto potrebbe essere realizzato nei prossimi anni.
“I cittadini del comprensorio di Taormina-Naxos-Trappitello e Valle Alcantara – scrivono il presidente nazionale di Aiace, l’avvocato Franz Buda, ed il segretario generale Giuseppe Spartà – sono molto sorpresi e stupefatti da quanto si apprende in merito al doppio binario Roccalumera-Fiumefreddo, per la cui realizzazione si prevedono effetti collaterali quali l’abolizione dell’attuale Stazione di Taormina-Giardini ed anche quella dell’Alcantara. Il programma prevede per Taormina la costruzione di una mega stazione in galleria munita di ascensori e parcheggi sulla collina, pertanto con tale ubicazione sarà molto difficile e scomodo per i viaggiatori delle F.S. utilizzare tale struttura ferroviaria. E’ fin troppo chiaro che l’esistente mobilità urbana e provinciale di accesso al servizio di trasporto ferroviario verrà sicuramente pregiudicata se non si farà ricorso a diverse soluzioni oggettive individuate dalle Amministrazioni locali. Queste importanti opere il più delle volte vengono ideate e realizzate senza tener conto della scienza e conoscenza dei cittadini e delle loro organizzazioni come è avvenuto in passato per il vecchio tracciato della stessa rete ferrovia e della strada statale Ss114 che attraversa ancora terribilmente il centro storico di Giardini Naxos”.
“In tali casi – continua Aiace – le infrastrutture ebbero a penalizzare gravemente il rapporto cittadino-territorio pregiudicandone la naturale crescita umana ed urbanistica, costringendo così gli abitanti del luogo a sottoporsi atte “forche caudine” dovendo attraversare sotto piccoli cunicoli il paese per raggiungere la stessa zona. Atteso quanto sopra si ravvisa la necessità di partecipale ad un tavolo tecnico per l’esame dei progetti delle opere che gli Enti pubblici vogliono compiere senza tenere conto dello stupendo territorio urbanistico il cui improprio attraversamento danneggerà la serena vivibilità dei cittadini e dei loro mezzi e servizi.