L’onorevole Giampiero Trizzino, attuale componente della IV Commissione “Ambiente e Territorio” della Regione Sicilia, ha presentato una interrogazione parlamentare nella quale si chiede che vengano chiarite le modalità di scarico da parte del Consorzio Rete Fognante. “Non possiamo immaginare una Sicilia che viva di turismo, se chi la amministra non è capace di tutelare il suo territorio”, ha detto il deputato.
L’interrogazione va ad integrare l’attività di indagine già avviate con l’esposto presentato, lo scorso 2 dicembre, dall’onorevole Alessio Mattia Villarosa e di cui è cofirmatario l’attivista Massimo Amoroso del Meetup Calatabiano, per verificare le anomalie riscontrate nei mesi di luglio ed agosto sul presunto abuso di “troppo pieno” da parte del Consorzio Rete Fognante. La decisione di presentare una interrogazione parlamentare da parte di Trizzino è scaturita in seguito ad un’ispezione da parte del deputato lungo il perimetro della rete consortile, svoltasi nella giornata del 18 dicembre scorso.
L’onorevole insieme ad alcuni rappresentanti dei Meetup di Caltabiano, Giardini Naxos e Taormina hanno evidenziato di aver verificato che i punti di scarico delle acque depurate e del “troppo pieno” verserebbero direttamente nella foce del fiume Alcantara. La possibilità che vi siano sversamenti di acque reflue lungo il corso d’acqua ha spinto gli attivisti dei Meetup locali e l’onorevole Trizzino a far procedere le indagini per un accertamento di eventuali abusi e responsabilità.
Proprio in questi giorni, in seguito alle forti piogge che adesso stanno concedendo per fortuna una tregua, il Consorzio Rete Fognante si è trovato a dover fare i conti con la piena del fiume Alcantara che ha già assediato alcune parti del perimetro. Se la pioggia dovesse riproporsi si rischierebbe l’inondazione degli impianti preposti alla depurazione delle acque e si temono anche eventuali black-out elettrici, essendo posizionato in zona un palo dell’Enel.