Tra architetture barocche e atmosfere veriste, si è svolta ieri la visita guidata al Parco Letterario Verghiano di Vizzini, piccolo e antico borgo dell’entroterra siciliano e paese natale di Giovanni Verga. Protagonisti d’eccezione gli alunni delle classi quinte ginnasiali sez. A e B del Liceo Classico “ E. Trimarchi” dell’ I.I.S. Caminiti Trimarchi, i quali, accompagnati dalle docenti di Lettere, prof.sse Maria Belardi, Sabrina Fara Maria Raffaella Villari, hanno ripercorso con l’aiuto di una giovane ma esperta guida i luoghi più significativi in cui sono state ambientate alcune delle opere più famose del Verga.
Dopo la visita alla Chiesa di S. Vito e alla Chiesa Madre di S. Gregorio Magno, testimonianze di architettura barocca, la passeggiata è proseguita attraverso le tortuose stradine in stile medievale fino ad arrivare al quartiere di “Jeli il Pastore”, celebre personaggio del mondo dei “ vinti”. Da lì gli alunni hanno potuto anche ammirare sia lo splendido panorama sottostante , interamente tappezzato di fichi d‘India, sia la “ Cunziria”, piccola borgata ottocentesca, dove si svolgeva la redditizia conciatura delle pelli.
In seguito fino al piccolo quartiere dove lo scrittore aveva immaginato le case, una dirimpetto all’altra, della Comare Lola e Comare Santuzza, entrambe innamorate di Compare Turiddu, protagonista della “Cavalleria Rusticana” e, poco più avanti, l’osteria davanti alla quale è ambientata la famosa scena del duello. Qui gli alunni hanno assistito alla drammatizzazione teatrale di un frammento dell’opera, realizzata da attori professionisti che hanno coinvolto attivamente alcuni studenti facendoli partecipare a quello che può essere ben definito “ teatro di strada”.
Ultima tappa, percorsa la scalinata intitolata a Lucio Marineo, la sosta al Palazzo barocco Trao – Ventimiglia, citato nel “Mastro don Gesualdo” e sede del Museo Immaginario Verghiano, ospitante la Mostra Permanente delle foto dello scrittore, molti interessanti cimeli e la Raccolta di foto di set cinematografici dei film ispirati alle sue opere.
La visita ha dato modo agli studenti di coronare, attraverso la viva esperienza dei luoghi e delle atmosfere verghiane, un percorso letterario iniziato in classe , a dimostrazione di come “fare scuola” significhi capacità di coniugare il territorio alla letteratura, la storia alla cultura, in un processo di sintesi costruttiva che ha per protagonisti gli studenti e la formazione della loro identità personale.
(c.s.)