SANTA TERESA DI RIVA – Non si sblocca, nel distretto socio sanitario D32 (24 comuni jonici, comune capofila Taormina) il servizio di mobilità per i soggetti in situazione di disabilità grave e per i bambini che devono quotidianamente raggiungere i centri di riabilitazione, sospeso il 23 marzo. Si tratta di circa settanta utenti, di cui sessanta usufruiscono quotidianamente del trasporto verso i luoghi di cura e socializzazione e una decina occasionalmente per visite prevalentemente ospedaliere. Il Comune di Santa Teresa di Riva in questi giorni ha deciso di intervenire affidando per i prossimi tre mesi ad una associazione ed una cooperativa il servizio di mobilità verso i centro di riabilitazione di Santa Teresa di Riva e di Nizza di Sicilia, per i soggetti residenti in Santa Teresa di Riva. Ma negli altri comuni la situazione è critica. I disabili, per non interrompere le cure e le terapie, sono accompagnati dai familiari, ma non sempre c’è chi ha questa disponibilità.
Sotto accusa il piano di zona 2013-2015 del distretto socio-sanitario D32 di Taormina. Alla voce mobilità sociale, nel piano approvato dalla Regione, è prevista solo per dodici mesi nella terza annualità. Ciò significa che il trasporto disabili subirà uno stop di almeno due anni. Una nuovo disagio che si somma all’assenza nella zona jonica di riabilitazione domiciliare sia pubblica che privata. Venendo a mancare il servizio di trasporto molte famiglie che non dispongono di mezzi di trasporto idonei si vedranno costretti a lasciare i ragazzi a casa senza terapia, senza visite e senza strumenti di socializzazione. Stesso destino per gli anziani che non hanno la possibilità economica di pagare qualcuno per farsi accompagnare per le visite ospedaliere.
Per scongiurare la sospensione del servizio i 24 sindaci di Taormina, Castelmola, Gallodoro, Mongiuffi Melia, Letojanni, Motta Camastra, Moio Alcantara, Malvagna, Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria, Cesarò, San Teodoro, Giardini Naxos, Gaggi, Graniti, Francavilla, Santa Teresa di Riva, Sant’Alessio Siculo, Forza D’Agrò, Savoca, Casalvecchio, Antillo, Limina, e Roccafiorita hanno sottoscritto un documento inviato al Distretto Sanitario nel quale si chiede venga garantita la continuità del servizio «in quanto la sua sospensione determinerebbe gravi disagi agli utenti e alle loro famiglie, senza sottovalutare che in assenza di adeguate terapie si rischia di compromettere i risultati raggiunti dagli utenti fino a questo momento».
Un appello che ancora oggi risulta lettera morta.