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mercoledì, Luglio 30, 2025
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Discariche abusive, l’impari lotta dell’assessore Lombardo

SANTA TERESA DI RIVA – Nonostante l’impegno dell’amministrazione comunale, della società che gestisce il servizio e degli addetti ai lavori, a Santa Teresa di Riva proliferano le discariche abusive. Soprattutto nelle periferie, lontano dagli sguardi indiscreti. E’ una lotta impari, anche se l’assessore all’igiene, Gianmarco Lombardo, appena ricevuta una segnalazione sulla pagina fb dedicata, attiva una trask force che in meno di 24h si attiva per pulire il sito. E’ accaduto in questi girni nella zona di Ligorìa dove l’abbandono sei sacchetti della spazzatura e degli ingombranti aveva creato una discarica puzzolente. Nel corso di un giro di ispezione quella discarica era stata segnalata così ieri mattina gli operatori ecologici dell’Aro comunale hanno provveduto alla bonifica, sotto la supervisione dell’assessore Lombardo che alla fine del lavoro non ha resistito al solito selfie.

Santa Teresa di Riva è uno dei pochi comuni della zona che hanno attuato (da maggio) il servizio porta a porta per la raccolta differenziata, con risultati sorprendenti, tanto da scalare la classifica dei comuni “virtuosi” avendo raggiunto oltre l’80% di differenziata ad agosto e settembre. Un servizio, oltre all’apertura del Centro comunale di Raccolta (ccr) di Catalmo, che è stato ben accolto dalla cittadinanza che ha aderito a questo sistema di raccolta con slancio. Senza la loro collaborazione, infatti, ogni sforzo sarebbe stato vano. Ora, però, ci si aspetta che il servizio di raccolta faccia un ulteriore passo avanti, e cioè quello della quantificazione dei rifiuti prodotti da ciascun utente, che pagherà non più a forfait secondo tabelle ormai superate, ma per la quantità di rifiuti prodotti. Così finirebbero le disparità e le lamentele. Commisurare la tassa alla quantità dei rifiuti prodotti e non utilizzare la media per unità di superficie.

Un problema che non si riesce a risolvere è quello delle discariche abusive create da chi non intende aderire al nuovo sistema. Sporcaccioni ce ne sono stati sempre stati, anche quando c’erano i cassonetti indifferenziati, è una questione di dna e di educazione civica, ma l’arrivo delle telecamere di controllo nelle zone più a rischio dovrebbe porvi un freno.

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