SANTA TERESA DI RIVA – E’ iniziato ieri il pellegrinaggio per commemorare i defunti. Tutto secondo tradizione, cimiteri puliti, tombe illuminate, tanti ricordi. Ma a Santa Teresa di Riva c’è stata una novità, anzi una sorpresa. E’ stato vietato introdurre cani nell’area cimiteriale. Un divieto che è stato variamente commentato e che non è piaciuto, ovviamente, a chi adora gli animali di affezione. E così chi non aveva letto l’avviso in bacheca è stato “fermato” da un solerte addetto cimiteriale che ha invitato a portare fuori il cagnolino. Non ci sono state proteste eclatanti, il luogo ed il giorno non erano i più indicati, ma qualche mugugno, si. Un divieto, invece, che molti hanno ritenuto giusto. La “questione” è finita sui social ed è stata motivo di un ampio dibattito, con pro e contro. Certo è curioso che il divieto di entrata avesse valore solo per i cani. E per i gatti?
Si fanno battaglie di civiltà per consentire l’accesso nei luoghi pubblici (bar, negozi, ristoranti) ai cani, e poi a Santa Teresa si ergono a paladini e ne vietano “l’introduzione”, probabilmente per questioni di igiene pubblica. Mentre nelle grandi città (a Milano per esempio dall’ottobre 2015) è consentito0 l’accesso anche agli animali d’affezione. Tra i tanti commenti, ne raccogliamo uno dal social, che ci sembra significativo. “ Non capisco il perché – scrive Filippo – .Sono costretto a dividere la mia famiglia le mie figlie rimangono fuori con il cagnolino noi entriamo , dopo ci diamo il cambio. Io non ho replicato però penso che si tratti di inciviltà bella e buona, facciamo tanto i moralisti con tanto di inviti a non abbandonare gli animali e poi dove li metto se non mi permettete di accedere ad uno spazio pubblico? Io faccio il Vigile del Fuoco e ne sono onorato, per lavoro salvo vite di tutte le specie e metto lo stesso impegno e rischio per tutti gli esseri, umani o animali che siano. Mi auguro che chi di dovere legga questo è si renda conto dell’enorme ingiustizia che sta perpetrando”.