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sabato, Luglio 12, 2025
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Taormina premia Goffredo Arena, il chirurgo catanese che sta rivoluzionando la lotta al cancro

Nei giorni scorsi è stato premiato a Taormina, nell’incantevole scenario del Teatro Antico, Goffredo Arena medico catanese simbolo dell’eccellenza medica internazionale, una persona speciale a cui è stato conferito il “Taormina Culture of Excellence” per i suoi studi e la sua ricerca che sta aiutando l’umanità nella lotta contro il cancro. Un uomo prima che un medico o un medico che non ha dimenticato di essere uomo, il chirurgo e scienziato catanese da 17 anni vive in Canada, dove lavora come “Assistant Professor of Surgery”, presso l’Università di McGill.

Proprio in America il medico catanese ha fatto carriera dirigendo un laboratorio di ricerca sui tumori e portando avanti i suoi studi, basati sulla teoria delle genometastasi, la relazione tra tumori e cellule staminali. Una teoria rivoluzionaria che ha portato al brevetto di MaterD (Metastatic And Transforming Elements Released Discovery Platform), uno screening precoce sul cancro attuabile attraverso un semplice prelievo del sangue. Il brevetto è stato depositato dal dottor Arena con un’unica clausola che fosse accessibile a tutti “al costo di un pacchetto di sigarette”. Proprio da questo si evince la grande personalità e l’animo puro del dottor Arena, che nella sua ricerca ha messo tutto il suo impegno. Infatti, la storia che ha spinto lo scienziato ad avviare gli studi sulla scoperta precoce dei tumori ha a che fare con il cuore ed inizia a Catania quando alla madre, a soli 54 anni, viene diagnosticato un tumore del colon metastatico al fegato.

“La sua malattia – ha spiegato Arena – mi spinse a cercare disperatamente di poter fare qualcosa per lei. Studiai il suo caso, cercando di capire come un caso del genere potesse colpire una persona sana e giovane. La sua morte accese la scintilla che poi diventò il fuoco della mia vita – continua lo scienziato. Ricordo ancora quelle sere passate con mio padre e mio fratello, entrambi medici, a cercare di trovare una spiegazione scientifica non convenzionale ad un evento così devastante”. Da qui il trasferimento in Canada dove ottenne svariati titoli: specialista in chirurgia generale, laparoscopica, epatobiliare e trapianti multi organo. Non dimenticò la promessa fatta in Sicilia, così avviò una ricerca e sperimentazione senza sosta. In Canada, conobbe una paziente affetta dalla stessa patologia che fu letale per la madre dello scienziato, fu un incontro che segnò la svolta per il medico siciliano che si appassionò al caso ottenendo dalla facoltosa paziente una donazione di 20mila dollari per la sua ricerca. Grazie a quei fondi, Arena mise a punto la teoria secondo cui la propagazione del tumore avviene attraverso cellule tumorali migranti e poco dopo brevettò MaterD, lo screening capace di diagnosticare precocemente un tumore.

A riguardo afferma “Questo screening è stato già brevettato, ma deve essere a disposizione dell’umanità. Di tutta l’umanità, perché certe scoperte non possono appartenere solo ai singoli. Ho sempre pensato che un vero leader non è colui che sta davanti agli altri, ma chi da dietro spinge gli altri diffondendo le sue conoscenze”. E lo scienziato catanese lo è davvero un leader, un’eccellenza medica internazionale ed un uomo che rende orgogliosi di essere siciliani.

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