SANTA TERESA DI RIVA – Ci sono buone probabilità che la Regione modifichi l’ordinanza sulla quantità di immondizia che il Comune di Santa Teresa di Riva potrà smaltire in discarica. Invece delle 2,2 tonnellate giornaliere il comune ne potrà conferire 18 a settimana. Ne ha dato comunicazione al responsabile dell’ufficio Aro, Santi Briguglio Polò, il dirigente generale del dipartimento regionale delle acque e dei rifiuti, Maurizio Pirillo, che si è detto possibilista sulla deroga alla disposizione attuativa n. 69 del 24/9/2016. Scongiurata l’emergenza, che avrebbe vanificato gli eccezionali risultati ottenuti nei primi mesi della differenziata porta a porta.
Intanto secondo la classifica elaborata sulla base di un dossier presentato da Legambiente sui comuni che attuano correttamente la raccolta differenziata, Santa Teresa di Riva, per la raccolta del mese di agosto 2016, si collocherebbe tra i primi dieci comuni “virtuosi” avendo raggiunto l’80% della r.d. rispetto al totale dei rifiuti raccolti. Con l’85% in meno di rifiuti indifferenziati portati in discarica. Un risultato eccezionale, anche se riferito ad un solo mese, ma che deve far riflettere, soprattutto se si considera che S.Teresa, come tutti i comuni che si sono affidati all’Ato4, partiva da una base dell’8,5%.
Se continua così i cittadini di Santa Teresa di Riva potrebbero fregiarsi di importanti primati che, per l’anno scorso, sono andati ad altri comuni siciliani, con percentuali molto più basse di quelle rese note dall’Aro S.Teresa.
E si potrebbe scalare la classifica dei “comuni ricicloni” italiani, che al momento vede al primo posto il comune di Sassano (5mila abitanti) in provincia di Salerno con il 94%.
Naturalmente raggiungere il massimo della differenziata non è solo questione di classifiche. Il sindaco Cateno De Luca ha annunciato che la prossima bolletta Tari 2016, che è in distribuzione in questi giorni (ma a molte utenze non è ancora arrivata, così la prima scadenza del 30 settembre è destinata ad essere ovviamente posticipata), ci sarà un risparmio medio del 30% rispetto a quella precedente. Aspettiamo i riscontri prima di battere le mani.
Ed ecco come sono stati ripartiti i “premi” di Legambiente.
Dopo la presentazione del dossier, Legambiente Sicilia ha assegnato alcune menzioni ai Comuni siciliani che si sono distinti nella raccolta differenziata. La menzione speciale “Start up” è stata consegnata a quei Comuni che hanno da poco avviato la raccolta differenziata, come incentivo a migliorare e a rendere più efficiente il servizio: Favara, Isola delle Femmine, San Filippo del Mela, Siculiana per avere avviato la raccolta differenziata nel biennio 2015/2016; ed ai Comuni di Piazza Armerina per aver raggiunto, nel 2015, primo anno di raccolta differenziata, la percentuale del 52.65% e per aver messo in atto un circuito complementare virtuoso di raccolta differenziata, quale l’Ecostazione, in collaborazione con Legambiente, e San Pier Niceto, per aver avviato il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti che ha portato già al 62% di raccolta differenziata nello scorso mese di aprile ed avviato, inoltre, il compostaggio domestico presso le utenze private che ha permesso la riduzione del 20% sulla tassa sui rifiuti.