A fine mese dovrebbe concludersi il rapporto tra le parti, ma l’addio tra Comune di Taormina e Messinambiente si fa sempre più spigoloso. La società che si occupa del servizio di raccolta rifiuti e la casa municipale sono, infatti, finiti in tribunale a seguito di un’azione legale intrapresa da Messinambiente che reclama mancati pagamenti da parte di Palazzo dei Giurati per 2 milioni di euro.
Con apposito atto notificato all’ente locale la società Messinambiente Spa in liquidazione, rappresentata e difesa dall’avv. Leonardo Masi, ha dichiarato di voler attivare il procedimento arbitrale (previsto dall’art. 16 della convenzione del 07/04/2000) in relazione alle pretese relative al pagamento di “fatture insolute”, per l’ammontare di €. 1.817.099,46 oltre interessi moratori per l’ammontare complessivo di €. 2.093.822,77, emesse dalla stessa società nei confronti del Comune di Taormina. Il Comune ritiene, a sua volta, di “dover tutelare gli interessi generali e pubblici del Comune di Taormina avverso il superiore atto” e ha per questo inteso conferire incarico all’avv. Giovanni Randazzo con studio in Messina, per rappresentare e difendere l’ente locale nell’arbitrato promosso da Messinambiente.
Al momento, come detto, le parti sono legate da un contratto la cui più recente proroga è stata fatta scattare dal Comune il 1 luglio scorso e scadrà il 30 settembre 2016. Si era prospettato un divorzio già nei primi mesi dell’anno ma l’impossibilità di trovare un’alternativa ha spinto l’Amministrazione ad allungare il contratto sino a tutta questa stagione turistica, che volge ora al termine, in attesa che diventi operativo il Piano di intervento dell’Ambito di Raccolta Ottimale (Aro Taormina) per il quale servirà, in sostanza, almeno un altro anno di tempo, senza dimenticare che il Comune ha avviato nei mesi scorsi un “bando ponte” finalizzato a gestire la fase di transito da Messinambiente all’Aro Taormina per un periodo di nove mesi. Il “bando ponte” sembra, tuttavia, essersi arenato e allora prende quota l’ipotesi che Messinambiente rimanga anche dopo la fine di questo mese settembre ancora per qualche tempo.