“Dov’è tutta la “politica” locale che si affanna sul Bambin Gesù, anche giustamente, ma non si accorge minimamente che l’Ospedale perde 60 posti letto!”. Lo afferma il primario del Pronto Soccorso dell’ospedale San Vincenzo di Taormina, Mauro Passalacqua. Così l’ex sindaco della città commenta le nuove nubi che si addensano sul presidio di contrada Sirina, dove ancora una volta potrebbero verificarsi nei prossimi mesi dei tagli con il declassamento della struttura multispecialistica a presidio di base, ed il conseguente passaggio di alcune Unità specialistiche complesse a Unità semplici.
“Tutti non pervenuti su questa faccenda”, ha detto Passalacqua rivolgendosi alla politica. “Qui noi combattiamo quotidianamente per trovare un posto letto libero!”, aggiunge il Primario del Pronto Soccorso sulla situazione di Taormina, un ospedale di eccellenza che però viene considerato a Palermo un “centro di periferia”. La legge Balduzzi rischia di infliggere un (ulteriore) duro colpo all’ospedale di Taormina e ora c’è da capire cosa accadrà realmente nei prossimi mesi. Il G7, con la conseguente necessità di mettere a disposizione dei Capi di Governo in quel periodo un ospedale a pieno regime, potrebbe soltanto “congelare” i tagli e rimandare una prospettiva di ridimensionamento destinata, a quel punto, a concretizzarsi tra la seconda parte del 2017 ed il 2018. Uno dei reparti del “San Vincenzo” che di certo andrebbe riorganizzato e potenziato, a prescindere dal G7, è proprio il Pronto Soccorso dove da tempo i medici ed il personale tutto operano in una condizione di costante sofferenza a fronte delle continue e numerose richieste di prestazioni assistenziali, ad ogni ora e in ogni periodo dell’anno. E per di più si verificano poi episodi di intemperanze a danno dell’incolumità del personale medico. Se ne parla spesso e volentieri dell’esigenza di potenziare il Pronto Soccorso, si è anche registrata a suo tempo una visita di un sottosegretario del Governo ma, oltre i buoni propositi, nei fatti le difficoltà sono rimaste irrisolte: il G7 sarà l’occasione giusta per migliorare la situazione? Ma soprattutto sarebbe auspicabile e preferibile che un eventuale miglioramento dello stato delle cose vada ben oltre la fugace durata della parentesi di due giorni del vertice dei potenti del pianeta.