Aspettando il momento del maquillage, la villa comunale di Taormina si piazza (per il momento) al 182 esimo posto fra i “Luoghi del Cuore” 2016, nell’ottava edizione del censimento nazionale promosso dal “Fai” in collaborazione con Intesa Sanpaolo, con il quale i cittadini italiani e stranieri possono segnalare i tesori italiani che amano e che vorrebbero vedere difesi, valorizzati e recuperati. Ad oggi il Parco Giovanni Colonna Duca di Cesarò resta, insomma, lontano dalle posizioni di vertice della graduatoria ed ha ottenuto soli 171 voti, mentre attualmente il primo monumento più amato e più votato è Capo Colonna a Crotone, che comanda la classifica con ben 8.550 voti. L’iniziativa “Fai” punta a sensibilizzare cittadini ed istituzioni sul tema della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturalistico di cui l’Italia è ricca. In questo ambito rientra il giardino pubblico di Taormina, uno dei affascinanti bei giardini italiani, meta di tanti turisti, che nel 2013 fu valutato da un’apposita classifica nazionale il più bel parco d’Italia.
Purtroppo, però, adesso la villa comunale non è quella di un tempo si presenta allo stato odierno delle cose “incerottata” e piena di transenne agli occhi di residenti e turisti, come un cantiere a cielo aperto, con ampie zone impedire al pubblico a causa dei crolli avvenuti l’autunno scorso e per i quali non sono stati trovati i fondi per attuare appropriati interventi di riqualificazione e di messa in sicurezza. Non versano in condizioni migliori le famose torrette, le pagode di stile orientale a suo tempo fatte costruire dalla nobildonna inglese Florence Trevelyan, che spiccano non più per le loro peculiarità architettoniche (un autentico unicum nel territorio siciliano) ma per lo stato di abbandono ed incuria in cui versano. I cittadini che amano questo parco hanno deciso di segnalarlo al FAI come luogo da salvare, visto che le istituzioni locali e regionali non si sono finora interessate del destino di un luogo così prezioso, dal quale è possibile godere di panorami unici, vedute sull’Etna e sulla baia di Giardini Naxos.
Il mese di settembre è iniziato portando con se le prime piogge, l’auspicio è che le precipitazioni autunnali e invernali non ripropongano lo scenario dell’anno trascorso. Purtroppo se non si effettuerà al più presto un’opera di manutenzione, consolidamento e messa in sicurezza delle torrette il rischio di crollo sarà sempre più concreto è sbagliato far finta di non vederlo. Lo dimostrano i 22 metri di belvedere crollati un anno fa all’interno del parco.