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mercoledì, Maggio 7, 2025
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I disabili che attraversano lo Stretto sono costretti durante il traghettamento a scendere dal treno e salire a bordo della nave. Vergognoso. Subito due interrogazioni parlamentari. 

Messina – Per i disabili l’Italia finisce a Villa San Giovanni. Perché nell’attraversamento dello Stretto sulle rotaie delle navi traghetto  sono costretti, anche se impediti o infermi, a lasciare la cabina e salire a bordo della nave.  Un provvedimento vergognoso, che ha scatenato proteste, critiche e denunce e che ha disegnato, ancora una volta le due facce dell’Italia: da Roma in su l’Italia di serie A, da Roma in giù l0Italia di serie B. E non sono mancate le interrogazioni parlamentari, una dell’on. Pagano e l’altra dell’on. Garofalo, che riportiamo:

“Sicilia off limits per i disabili. Per loro l’Italia finisce a Villa San Giovanni. Quanto continua ad accadere in queste ore per i trasporti, pubblici e privati, sullo Stretto e’ indegno di un Paese civile. Il ministro Delrio ha il dovere morale di intervenire”. Lo afferma in una nota il deputato nazionale Alessandro Pagano. “Non solo e’ stata sospesa nei giorni scorsi l’assistenza per i disabili e per i viaggiatori con mobilita’ ridotta sui treni notturni che si imbarcavano sulle navi traghetto, a causa di assurde disposizioni sulla sicurezza adottate dalla Capitaneria di Porto e con telefonate ‘intimidatorie’ da parte del servizio assistenza per la serie ‘o salite sul ponte della nave durante il traghettamento oppure dobbiamo sospendere il servizio’, ma anche con arrivo diurno a Villa S.Giovanni – prosegue Pagano – non c’e’ alcuna alternativa per i disabili che dovessero andare in Sicilia. La stazione e’ totalmente priva di strutture idonee, anche di semplici scale mobili, per raggiungere gli aliscafi e le navi, anch’esse non adeguate al trasporto dei disabili. Con l’aggravante dei cronici ritardi dei treni delle Ferrovie dello Stato che fanno perdere sistematicamente le coincidenze via mare per arrivare a Messina. Ostacoli e barriere architettoniche vergognose e insormontabili. In tutto cio’ Crocetta dorme e pesa il suo silenzio, in particolare sulle discutibili decisioni della Capitaneria di Porto. Adesso si sta provando a correre ai ripari con i soliti tavoli tecnici di dubbia efficacia. Chissa’ se tutti questi disagi dipendono dalla volonta’ di privilegiare le societa’ private del trasporto sullo Stretto. In merito – conclude Pagano – presentero’ una interrogazione urgente al ministro”.

“E’ impensabile che i passeggeri siano costretti a scendere dal treno durante il traghettamento”. Cosi’ il vicepresidente della commissione trasporti della Camera dei deputati, Vincenzo Garofalo, deputato di Area popolare. “La normativa di disciplina del settore- aggiunge- e’ invariata e questo argomento non e’ mai stato oggetto di discussione in nessun tavolo di trattativa aperto al Ministero dei trasporti. Non si puo’ neanche immaginare di costringere i passeggeri dei treni notte a scendere dal vagone durante la traversata. Si studino tutte le soluzioni praticabili tra le quali non rientra, senza dubbio, quest’ultima che pregiudicherebbe fortemente i diritti dei passeggeri siciliani, gia’ svantaggiati da un livello generale dei collegamenti di molto inferiore alla media nazionale in termini di frequenza e tempi di percorrenza delle tratte”. 

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