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sabato, Luglio 5, 2025
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Ponte sul torrente Petrolo a rischio crollo, “evitare che rimangano tagliate in due la zona jonica e la valle Alcantara”

Giardini Naxos – Torna d’attualità l’emergenza riguardante le condizioni sempre più precarie del ponte sul torrente Petrolo SS185.  Il comprensorio turistico jonico e la Valle dell’Alcantara rischiano, presto o tardi, di essere tagliati in due: il grido di allarme è stato rilanciato in questi ultimi giorni di gennaio dal presidente dell’Associazione, “Tradizione Ambiente e Turismo”, Giuseppe Russo, che da tempo solleva la questione attraverso varie iniziative e lettere formali agli enti preposti. Si tema, tra l’altro, che il ritorno del maltempo già in atto, e le eventuali piogge del periodo di febbrario-marzo, possano determinare un aggravio della situazione.

“Voglio segnalare – scrive Russo al presidente della Regione, Rosario Crocetta, all’Anas ed all’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente, lo stato di pericolosità del Ponte sul torrente Petrolo SS 185, ubicato in territorio di Graniti che serve una zona di alto interesse economico ed ambientale e via nevralgica della valle dell’Alcantara e la collega anche al mare. Il ponte di vecchissima costruzione, è stato  più volte consolidato e allo stato ha una sola carreggiata praticabile per i restringimenti imposti in passato per  motivi di sicurezza; oggi presenta numerosi avvallamenti del piano stradale e deformazioni dei muretti laterali che fanno  presagire la presenza di probabili cedimenti in corso. La nostra associazione ha già da tempo segnalato a tutte le autorità competenti lo stato di pericolo,(Anas, Ministero infrastrutture, Assessorato regionale alla infrastrutture, Presidenza della regione siciliana, Genio civile di Messina, Prefetto di Messina) in particolare il Genio Civile ha già prodotto una relazione inviata sia all’Anas, ente competente per i lavori sia alla prefettura di Messina”.

“Allo stato attuale – continua Russo – l’Anas non ha inteso dare alcuna risposta in merito. Considerato, dunque, che l’assessorato al Territorio ed Ambiente ha finanziato diversi interventi ,fondi Pac 3 (torrenti Salice, Botte e Pagliara, nella zona jonica, ci chiediamo per quale motivo non  sono stati inseriti anche i lavori relativi al Torrente Petrolo ivi compreso il ponte”.

Si punta, insomma, a sollecitare una svolta in una vicenda che si trascina da anni ormai senza esito e nella quale la Regione e i vari altri enti preposti non hanno dato risposta alle istanze del territorio e alle comunicazione che a più riprese sollecitavano un intervento di sistemazione del ponte, che rappresenta un punto strategico per la viabilità di un’ampia zona.

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