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martedì, Ottobre 8, 2024
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Contratto di fiume e di costa: la parola ai cittadini per proposte e suggerimenti. Foti (Furci), una possibilità in più per il territorio

SANTA TERESA DI RIVA – Sono 14 i comuni della riviera jonica (da Taormina a Roccalumera) che hanno sottoscritto il “contratto di fiume e di costa Agrò – Savoca – Pagliara” per la “programmazione strategica e negoziata” per la tutela dal rischio idraulico, la corretta gestione delle risorse idriche, e la valorizzazione dei territori fluviali. Un nuovo strumento sul quale lavorare per potere attingere finanziamenti europei, con lo’auspicio che il protocollo non resti fine a sè stesso e finisca in fondo a qualche cassetto. Adesso saranno i cittadini, le scuole, gli enti religiosi, le associazioni no profit  ad indicare quali interventi prioritari scegliere. I comuni hanno messa a disposizione dei residenti un questionario, suddiviso in due parti, che dovrà essere ritirato presso la segreteria oppure scaricato dal sito (su quello di Savoca è già disponibile), che dovrebbe fotografare  lo stato socio – economico del territorio ed il rapporto con le pubbliche amministrazioni (parte prima, in cui si risponde si o no ad una trentina di domande). Nella seconda parte (a tema … libero) il cittadino viene invitato a  suggerire le principali iniziative, progetti, interventi prioritari e necessari per il territorio. C’è solo da scegliere, visto come è ridotto il comprensorio. Lì’operazione “contratto di fiume e di costa” viene condotta sotto l’ombrello di “Agende 21 locali Sicilia” che dovrebbe rendere più efficace il principio di sviluppo sostenibile e si rifà alla carta delle città europee approvata ad Alborg (Danimarca) nel lontano 1994.

L’intesa è stata  siglata dagli amministratori di Antillo, Furci, Casalvecchio, Forza d’Agrò, Limina, Pagliara, Mandanici,  Roccafiorita, Roccalumera,  Savoca, S. Alessio, S. Teresa, Gallodoro e Mongiuffi Melia.  Comune capofila è Furci.

“Quello che abbiamo avviato  – ha sottolineato il sindaco di Furci, Sebastiano Foti – non è un processo né immediato né facile, ma abbiamo il dovere di iniziare a costruire una nuova concezione della programmazione e gestione dei fondi regionali, nazionali ed europei utilizzando validi e riconosciuti strumenti amministrativi quali il Contratto di Fiume e di Costa”. Foti nel corso dell’ormai famosa riunione consiliare nell’alveo del torrente Savoca aveva indicato ai colleghi anche la strada del contratto di fiume e di costa per venire fuori dall’impasse sullo svuotamento degli alvei e la salvaguardia della costa. Concetto ribadito a fine ottobre a S.Teresa nel corso dell’incontro preliminare per esaminare il progetto di svuotamento del torrente Savoca ed il ripascimento della costa in erosione a Furci e S.Teresa. 

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