SANTA TERESA DI RIVA – Strade colabrodo addio. L’amministrazione comunale ha varato l’”operazione rattoppo” e da alcuni giorni gli operai dell’ufficio tecnico stanno stendendo sulle tante (troppe) buche che costellano le strade e le piazze cittadine, uno strato di conglomerato bituminoso a freddo che consentirà ad automobilisti e motociclisti di viaggiare con più sicurezza. Nei giorni scorsi è stato anche ripulito e sistemato il fondo stradale di piazza stazione che era veramente un groviera. Il comandante del corpo di polizia municipale ha disposto per il giorno dei lavori lo sgombero della piazza e della strada di accesso di modo che le operazioni di ripristino del manto non avessero intoppi.
Rattoppato alla meglio anche il Lungomare, ma qui l’intervento dovrebbe essere più drastico e radicale visto che le condizioni del manto sono come se si fosse scatenato un bombardamento. Per rifare il manto, dicono in municipio, si aspetta il passaggio dei tubi del metano, in modo da non fare il lavoro due volte. Anche se, nonostante gli annunci, finora il comando di polizia municipale non ha ancora emesso l’ordinanza che delimita i tratti e le vie che saranno interessati dagli scavi, segno che ancora non c’è una data certa per l’inizio. L’impresa, comunque, è alle porte di Santa Teresa, dato che stanno lavorando sulla provinciale 19. Spiega il sindaco De Luca: “Il contratto di servizi per la realizzazione della rete metano prevede che alla conclusione dei lavori l’impresa deve rifare ex novo l’intero manto stradale di tutte le strade urbane ed extra urbane per una larghezza di massimo 7 metri. Quindi non ha senso spendere soldi per rifare le strade. Per ora solo rattoppi !”.
Per il Lungomare nel 2011 era stato presentato dall’amministrazione Morabito un progetto su un bando ma venne bocciato dalla Regione perché non aderente alle caratteristiche del bando stesso. Nel 2013 l’amministrazione De Luca ha inserito nel programma triennale delle opere pubbliche un mega progetto da 25milioni 706mila euro per “l’interramento ed il riassetto del waterfront”, che dovrebbe portare il piano stradale in un tunnel e la superficie trasformata in boulevard. Dal programma triennale 2015, invece, è stato cancellato il progetto per la “valorizzazione e fruizione turistica e culturale del lungomare con la realizzazione di un “campo di arte lineare dello jonio” (spesa 320 mila euro) che era stato proposto dal maestro Nino Ucchino.
Per tornare all’”operazione rattoppo”, l’ufficio acquisti del comune per fornirsi di conglomerato bituminoso a freddo ha fatto ricorso al “mercato elettronico per la pubblica amministrazione” su internet, sicché la gara è stata vinta da una impresa di Avellino. Ormai è questo il sistema seguito anche dagli enti pubblici ed i commercianti di Santa Teresa dovranno farsene una ragione. O diventare competitivi anche sul web.


