ROCCALUMERA- Il torrente Pagliara, che divide il comune di Roccalumera da Furci, è diventato aggressivo e pericoloso durante l’ultimo nubigrafio, quando l’abbondante pioggia ha fatto ingrossare la portata, fino a straripare in prossimità dell’abitato di Pagliara (di fronte la chiesa di San Sebstiano). Non solo, i tanti detriti e rifuiti ingombranti scaricati nell’alveo del torrente, hanno impedito il regolare deflusso delle acque. Inoltre, in più punti, l’alveo ultimamente è stato fortemente ristretto, per il deposito di una certa quantita di pietrisco sulla fiancata sinistra. Una montagna di detriti buttati lì contro ogni divieto, che di fatto ha alterato l’alveo. Completano il degrado i tanti rifiuti scaricati su letto del Pagliara: copertoni, vecchi televisori, sedie ed altro ancora, che hanno otturato le canne che sostengono la bretella in cemento realizzata dall’Anas tra il lungomare di Furci Siculo e Roccalumera. Il dato più allarmante, però, è che si continua a scarica pietrisco e materiale di risulta, mattoni e lastricati di cemento, che stanno restringendo l’alveo. Questo è veramente allarmante, perché una eventuale piena del torrente creerebbe in quel posto un imbuto con ingrossamento delle acque. Tra l’altro c’è da segnalare che questo torrente non ha dei muri di cinta, cioè non è reggimentato a dovere, per cui una eventuale piena potrebbe cagionare lo straripamento e quindi seri danni. Com’è successo la settimana scorsa proprio di fronte l’abitato di Pagliara, quando la piena ha superato un piccolo argine in terrapieno, allagando vasti appezzamenti di terreno coltivati ad agrumeti. In una sola proprietà sono stati rasi al suolo oltre cento alberi di limoni ed altre piante ad alto fusto. Danni ingenti, soprattutto nelle campagne si contrada Cittadella coperte da una massa di acqua e fanghiglia. Sarebbe opportuno che il genio Civile tenesse in considerazione questo delicato problema. Anche perché mancano gli argini e, appunto per questo, la gente incivile continu a scricare rifiuti e materiale di risulta, restringendo perfino il letto de torrente. Inoltre l’alveo, come hanno fatto notare gli amministratori comunali di Pagliara, si è notevolmente gonfiato, per cui andrebbe svuotato, e al più presto. Soprattutto nella zona bassa, vicino la foce, quasi in prossimità del viadotto dell’autostrada Messina Catania, dove nottetempo camionisti incivili continuano a scaricare ingente materiale di risulta. Ma è un lavoro che andrebbe fatto con una certa urgenza, perché un’altra piena del torrente (il maltempo incalza) metterebbe a rischio le campagne e le case di Furci e Roccalumera.
Sull’argomento è intervenuto anche il sindaco di Pagliara, Domenico Prestipino, che ha dichiarato: “La situazione è molto delicata, anche perchè il torrente non è reggimentato e quindi può straripare ad ogni piena. Abbiamo informato il Genio Civile, perché ultimamente il torrente ha arrecato ingenti danni non solo alle campagne ma anche al serbatoio idrico e alla condotta. Occorrono interventi strutturali sul Pagliara – ha detto infine Prestipino – e soprattutto necessita lo svuotamento del greto, ultimamente troppo alto e quindi rischioso”.


