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giovedì, Dicembre 18, 2025
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Riprende la posa dei massi per la barriera soffolta

SANT’ALESSIO – I lavori  per il completamento della barriera soffolta a protezione del waterfront di Sant’Alessio sono come la tela di Penelope: procedono a singhiozzo, mentre residenti e operatori turistici fremono. Sono fermi dal 21 novembre per il mancato pagamento da parte della Regione delle somme relative a due avanzamenti di lavori richiesti dall’impresa, per un ammontare di circa un milione di euro. Saldo erogato solo dopo un braccio di ferro lungo due mesi e l’interessamento del comune di Sant’Alessio, che pur non avendo responsabilità nei ritardi di pagamento, ha perorato in assessorato le necessità dell’impresa. In effetti il cantiere è stato riaperto la settimana scorsa, ma solo quello a terra, dove sono depositati i massi che poi con un pontone saranno affondati nella zona a mare interessata alla realizzazione della barriera. A mare il pontone non è ancora arrivato: forse lunedì, ci dicono dal Municipio. Ma “del domani non v’è certezza” diceva il poeta, per cui non resta che aspettare. La ditta che ha in appalto l’intervento ha assicurato agli amministratoti che il cronoprogramma sarà rispettato e pertanto l’opera a protezione della costa e dell’abitato sarà consegnata il prossimo 22 maggio. Per il completamento della barriera è stato previsto in intervento da 2 milioni 387mila euro. si attende l’«ok» dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture per la perizia di variante che permetta un innalzamento della barriera soffolta abbassatasi nella parte realizzata negli anni precedenti. Il progetto è già pronto e potrebbe essere realizzato con i residui del ribasso d’asta come ha chiesto il sindaco di Sant’Alessio, Rosanna Fichera, nella sua recente spedizione a Palermo. Resta da risolvere il nodo legato alla protezione della condotta di scarico delle acque depurate. La soluzione progettuale iniziale, secondo nuovi studi condotti dal direttore dei lavori ing. Giuseppe Mallandrino,  non è più sufficiente per smorzare la forza delle onde, per cui bisognerà trovare  un nuovo sistema di protezione. Con un finanziamento integrativo. Lo scorso novembre le mareggiate hanno danneggiato la spalletta di protezione della copertura del torrente Salice e la condotta sottomarina, tanto che il lungomare in quel tratto è vietato alla circolazione veicolare e pedonale.E’ comunque peculiare che i lavori del pontone per la posa dei massi  abbiano termine prima dell’inizio della stagione estiva. E quanto si augurano gli operatori turistici della cittadina del Capo. 

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