La “sopravvivenza” dello sportello universitario di Furci a disposizione degli studenti del comprensorio Taormina – S.Teresa di Riva – Scaletta, è diventato un “caso” anche politico, soprattutto perché è sembrato da certe dichiarazioni che si volesse sminuire l’importante apporto dell’Ateneo per il funzionamento del Consorzio. In verità il sindaco di Furci, Sebastiano Foti, nel corso dell’inaugurazione della sede dei Dr a Santa Teresa di Riva, aveva aggiustato la portata delle sue dichiarazioni (da noi riportate nell’edizione di domenica) che avevano irritato il rettore, confermando la propria stima e la gratitudine della comunità per il sostegno dato negli anni al Consorzio e per il funzionamento dello sportello dove sono stati distaccatati ben quattro unità lavorative dell’università. L’aggiustamento delle dichiarazioni di Foti sembravano avere messo le cose a posto, ma oggi interviene l’ex consigliere provinciale Matteo Francilia, anche lui presente in occasione dell’inaugurazione della sede dei Dr di Santa Teresa di Riva, il quale bacchetta il sindaco di Furci (che lo aveva battuto alle amministrative dell’anno scorso): “Ritengo sia stata assolutamente fuori luogo la dichiarazione riportata sulla Gazzetta del sud il 28 gennaio 2015 del primo cittadino di Furci, il quale piuttosto che trovare una soluzione mediata con l’Università ha preferito prendere una posizione dura nei confronti del Rettore e dell’Università stessa (ma Foti ha spiegato che non era quello il senso delle sue dichiarazioni, ndc). I problemi non si risolvono da soli , ma insieme . Il Sindaco piuttosto che rilasciare giornalmente dichiarazioni , come l’ultima di ieri , dovrebbe chiedere pubblicamente , attraverso gli organi di stampa, un incontro con il Rettore o recarsi all’Università già domattina , affinchè venga trovata una soluzione idonea sia per i circa 1000 studenti della zona jonica compresa trai paesi della Valle dell’Alcantara e Scaletta che usufruiscono del servizio con oltre 9000 contatti l’anno , che per l’Università. Sono convinto che attraverso una mediazione con l’Università di Messina si possa raggiungere l’obiettivo di mantenere lo sportello sul territorio , se necessario anche con altri nuovi servizi”. Francilia auspica anche l’intervento dell’Unione dei Comuni per affrontare anche l’aspetto economico-gestionale del servizio. “Sarebbe il caso – conclude Francilia – di convocare al più presto un incontro con tutti i sindaci dell’Unione. Confido nella sensibilità e nelle capacità dei Sindaci dell’Unione . Per anni abbiamo difeso questa struttura con le unghie e con i denti , sarebbe una sconfitta perdere un servizio così importante senza provare a reagire “.