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venerdì, Dicembre 5, 2025
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Per i poveri di Furci raccolti 1400 chili di generi alimentari. Soddisfazione di mons. Giò Tavilla.

Furci Siculo – La comunità parrocchiale furcese, con a capo mons. Giò Tavilla,  si è particolarmente attivata per dare aiuto e sostegno alle famiglie più bisognose, ai poveri, agli extracomunitari. Un lavoro attento che ha coinvolto le realtà locali, come  l’Azione Cattolica, la Caritas, i giovani e tanti operatori della comunità di S. Maria del Rosario. E’ stato un lavoro svolto tra Natale e Capodanno e di cui adesso si fa un bilancio, anche per quantificare i beni alimentari raccolti per poi devolverli agli emarginati a chi vive nella miseria. “Noi siamo qui per soccorrere il territorio – ha dichiarato padre Giò Tavilla – per dare aiuto a chi ha di bisogno,  ovviamente secondo le nostre possibilità”. Complessivamente sono stati rastrellati 1.400 chili di generi alimentari, tra pasta, riso, biscotti, prodotti in scatola, legumi in particolare; e poi  229 litri di latte, 266 bottiglie di pomodoro e 25 litri di olio. In più sono stati raccolti 1.470 euro provenienti dalle offerte, da alcune donazioni e dalle somme parrocchiali, importo che è stato utilizzato per acquistare carne e altri cibi da portare alle famiglie, per soddisfare necessità varie o da spendere presso botteghe e macellerie. Ma l’azione ammirevole della comunità parrocchiale di Furci Siculo si è distinta anche in altre iniziative. Per esempio c’erano famiglie che avevano la luce staccata perché non hanno avuto i soldi per pagare le bollette e qui è intervenuta l’Azione Cattolica parrocchiale per pagare le utenze; altre famiglie non avevano potuto fare da mangiare perché non avevano i soldi per la bombola di gas, e qui è intervenuta la Caritas parrocchiale che ha pagato anche delle bombole arretrate. Ma come ha fatto la comunità parrocchiale furcese a raccogliere tutto questo materiale per devolverlo ai poveri?

“In un generale coinvolgimento dei fedeli – ha dichiarato mons. Giò Tavilla – in tutto il tempo di Avvento e Natale è stato proposto “il cesto della carità”, dove ogni giorno ciascuno potesse portare qualcosa per i fratelli che si trovano nel bisogno. A questo gesto si è accompagnata la raccolta fatta nei giorni 20 e 21 nei supermercati, con la presenza degli operatori della Caritas parrocchiale e dell’Azione Cattolica con i giovani, in

particolare alla porta dei negozi, a dialogare, chiedere e presentare le esigenze di quanti vivono

situazione di disagio. Tanta la generosità, che ancora una volta ha visto fede e sensibilità di cuore

fusi nell’appartenenza alla parrocchia”.

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